In un’ora la pioggia di un intero mese. I numeri del nubifragio di martedì

In un’ora la pioggia di un intero mese. I numeri del nubifragio di martedì

 

Che non si trattasse del classico temporale estivo, lo si era capito da subito.

 

Ma a confermare la straordinarietà del nubifragio abbattutosi martedì pomeriggio e sera sulla Vallecamonica – in particolare la media e la bassa – arrivano i numeri.

Secondo le stime dell’Arpa sono caduti infatti 90 mm di pioggia in circa un’ora: praticamente quello che accade in media in un mese.

L’intensità massima registrata è stata di 440 mm all’ora.

Dati sconcertanti, se si calcola che in media, nel corso di un normale temporale, scendono dai 15 ai 30 mm di acqua all’ora, con un’attività precipitativa massima fino a 150 mm/h.

Questa volta, a dare manforte alla pioggia, è scesa la grandine, con chicchi di varie dimensioni, quasi come noci, secondo le testimonianze raccolte e le fotografie diffuse sui social nelle scose ore.

La violenza della grandinata ha causato seri danni alle colture in un periodo fondamentale per l’agricoltura. Gravi ripercussioni sui vigneti della bassa Valle, uno su tutti quello di Erbanno dell’azienda Togni Rebaioli, con i piccoli grappoli in arrivo completamente martoriati dai chicchi.

 

La gestione sostenibile delle foreste. Il punto a otto mesi dalla tempesta Vaia sabato all’Unimont

La gestione sostenibile delle foreste. Il punto a otto mesi dalla tempesta Vaia sabato all’Unimont

Sono passati poco più di otto mesi da quando nell’ottobre del 2018 la tempesta Vaia ha colpito le Alpi abbattendo in una notte i boschi e il legname che generalmente vengono tagliati nell’arco di anni.

Un danno straordinario di cui il mondo forestale si ricorderà per decenni, al quale la Vallecamonica ha reagito con una robusta e immediata serie di interventi, grazie all’impegno dei suoi operatori forestali e all’interessamento di tutte le Istituzioni (locali, regionali, nazionali).

Il percorso di valorizzazione del legname, che era già stato intrapreso, ora più che mai ha l’intento di lavorare in ottica moderna sulla sua destinazione e trasformazione.

Il punto sulla situazione attuale verrà fatto sabato 15 giugno nell’Aula Magna dell’Università della Montagna di Edolo, nel corso di un confronto tra esperienze e proposte dal titolo “La Gestione sostenibile delle foreste in Vallecamonica”, seminario inserito nel programma della Fiera della Sostenibilità nella Natura Alpina 2019, organizzata dal Parco dell’Adamello.

Previsto anche un sopralluogo in Val Malga, per una visita alle aree colpite dalla tempesta Vaia, e per mostrare insieme ai Consorzi Forestali cosa si possa fare con il legname recuperato attraverso il processo di trasformazione del legno.

I lavori si aprono alle 9,15 presso la sede dell’Unimont di Edolo. Il trasferimento in quota avvverrà alle 12,30.

Canottieri Sebino di Lovere, la sedicenne Maryam campionessa italiana junior nel quattro con di pararowing

Canottieri Sebino di Lovere, la sedicenne Maryam campionessa italiana junior nel quattro con di pararowing

Maryam Afgei, 16 anni, di Sovere, atleta della Canottieri Sebino di Lovere, è la campionessa italiana junior nel quattro con di pararowing.

Ha vinto il titolo sul lago di Varese, gareggiando in misto sulla barca della Società Canottieri Armida di Torino con Lorenzo Bernard, Nathalli Gouvea Readi (timoniere) e con Greta Elizabeth Muti (Olona 1894) e Alessandro Alfonso Brancato (Ryc Savoia).

L’equipaggio ha percorso i duemila metri di gara in 7 minuti e 32 secondi, tagliando il traguardo con 15 secondi di vantaggio sul Circolo Canottieri Aniene e infliggendo addirittura 1 minuto e 12 secondi di distacco a Flora Canottieri.

Ai Campionati italiani assoluti hanno partecipato 1.026 atleti in rappresentanza di 99 società per giocarsi i titoli delle categorie senior, junior, pesi leggeri e, appunto, pararowing.

Dopo il titolo ottenuto sul lago di Varese, l’atleta della Canottieri Sebino tra pochi giorni volerà in Polonia farà tappa la seconda prova di Coppa del Mondo.

Spari a Corteno Golgi: due persone iscritte nel registro degli indagati per il ferimento di Giacomo Gazzoli

Spari a Corteno Golgi: due persone iscritte nel registro degli indagati per il ferimento di Giacomo Gazzoli

 

Due persone sono state iscritte nel registro degli indagati per aver sparato a Corteno Golgi ferendo Giacomo Gazzoli.

Si tratta di due fratelli di Corteno, di 28 e 34 anni.  

Per la Procura sono loro ad aver esploso il colpo che lo scorso 11 novembre raggiunse casualmente il 71enne di Braone, ora su una sedia a rotelle per la lesione del midollo spinale

Secondo gli inquirenti i due stavano sparando da centinaia di metri di distanza con l’obiettivo di centrare alcuni cartelli stradali posizionati lungo via Schivardi, la strada che Gazzoli stava percorrendo in auto, affiancato dalla compagna.

Un proiettile ha oltrepassato la portiera dell’auto finendo nel corpo dell’anziano, causandogli lesioni serie e costringendolo a una serie di interventi chirurgici che non hanno però potuto evitare che rimanesse invalido.

Il magistrato titolare dell’indagine ha fissato per oggi il conferimento di un incarico per un accertamento tecnico irripetibile.

Saranno presenti l’avvocato Monica Fassera, legale dei due indagati camuni, e l’avvocato Carlo Beltrani per la famiglia Gazzoli.

La Polizia Scientifica di Roma analizzerà l’auto del 71enne, sotto sequestro dal giorno del misfatto.

Detenzione e spaccio di droga: in arresto un magrebino e un camuno a Darfo e a Esine

Detenzione e spaccio di droga: in arresto un magrebino e un camuno a Darfo e a Esine

Ai domiciliari nelle scorse ore un 34enne pregiudicato magrebino, residente a Piancogno, arrestato in flagranza di reato dai Carabinieri della Stazione di Darfo Boario Terme.

I militari lo stavano monitorando da diverse settimane, ritenendolo l’autore di una serie di cessioni di droga a tossicodipendenti residenti nel comune termale.

Nella mattina di domenica i carabinieri sono andati nella sua abitazione e hanno eseguito una perquisizione, ma non hanno trovato droga nell’abitazione.

Durante l’attività di ricerca hanno però recuperato una chiave che ha aperto la porta di una cantina, all’interno della quale erano nascosti 50 grammi di cocaina e due etti di hashish.

L’uomo è stato arrestato e dopo la convalida del Giudice del Tribunale di Brescia è stato ristretto ai domiciliari.

Stessa sorte è toccata a un artigiano 37enne di Esine che è stato fermato per un controllo da una pattuglia di Pisogne mentre era a bordo della sua auto.

Tradito dal suo nervosismo è stato sottoposto a perquisizione.

Nella tasca dei pantaloni aveva quasi venticinque grammi di cocaina. Si è giustificato riferendo che si trattava di sostanza detenuta per uso personale, ma è stato poi tratto in arresto per il reato di detenzione ai fini di spaccio.

Maltempo: la situazione più critica a Mazzunno di Angolo. Allagamenti e forti grandinate a Darfo. Via Mala impraticabile

Maltempo: la situazione più critica a Mazzunno di Angolo. Allagamenti e forti grandinate a Darfo. Via Mala impraticabile

 

Il giorno dopo il violento nubifragio che si è abbattuto sulla Vallecamonica si cerca di fare la conta dei danni.

Dagli smottamenti agli allagamenti, dalla grandine alla caduta ramaglie, sono state numerose le emergenze a cui i Vigili del fuoco hanno dovuto far fronte dalle 17 in poi di martedì.

Anzitutto, nessuna persona è rimasta coinvolta e non si registrano feriti. Ci sono però alcune famiglie che hanno dovuto allontanarsi dalle loro abitazioni in serata nella frazione Mazzunno di Angolo Terme. Qui si sono verificate quattro colate di materiale roccioso misto a fango e acqua.

Il sindaco Alessandro Morandini ha allestito in municipio il Centro operativo misto, dove le operazioni sono coordinate in stretto contatto con la Prefettura. Lo stesso primo cittadino ha comunicato che le vie Bregno, Viale Italia, Piazza San Giacomo e Viale Terme di Mazzunno sono state evacuate, con 26 famiglie, per un totale di 68 persone, che hanno dovuto lasciare la loro casa, su ordine del Comandante dei VVFF Brescia

Rimanendo in zona, la via Mala, la provinciale che porta in Val di Scalve, è chiusa a causa di diverse frane e allagamenti. Il sindaco ha comunicato che nella giornata di oggi sarà necessario, per entrare o uscire dalla Val di Scalve, transitare da Borno o percorrere il Passo della Presolana.

Scendendo a Boario, si registrano allagamenti in via Zanardelli e via Manifattura. Acqua che ha invaso gli ingressi di negozi, hotel e alberghi, oltre alle stesse Terme, che segnalano la sospensione di tutti i servizi e la chiusura per la giornata di oggi per far fronte ai danni arrecati alle strutture.

Danni anche al centro commerciale Adamello, dove è crollato un pezzo di soffitto e i magazzini si sono allagati.

La zona di Darfo è stata quella maggiormente colpita dalle grandinate. I chicchi hanno raggiunto diverse zone della bassa e media Valle, arrivando fino a Breno e interessando anche la Valgrigna e l’Altopiano del Sole. Nelle prossime ore gli agricoltori, e soprattutto i vignaioli, dovranno fare una stima dei danni causati a colture e vigneti.

Spostandoci sul Sebino, da segnalare l’allagamento del lungolago di Pisogne e della vecchia litoranea, con situazioni di pericolo che si sono venute a creare per gli automobilisti in transito.

Marone, un incidente in galleria paralizza (di nuovo) la 510 Sebina. Nessun ferito grave

Marone, un incidente in galleria paralizza (di nuovo) la 510 Sebina. Nessun ferito grave

Tre veicoli e quattro persone sono rimasti coinvolti nell’incidente avvenuto attorno alle 18.00 di martedì lungo la sp510.

 

Si tratta di due donne, di 24 e 56 anni, e di due uomini, un 58enne e un 44enne.

L’incidente si è verificato ancora una volta in territorio di Marone, a poca distanza dal punto dove giovedì era accaduto un mortale.

Per la precisione nella galleria Santa Barbara, dove i tre mezzi si sono scontrati, fortunatamente senza causare gravi conseguenze agli automobilisti che li occupavano.

Si è reso però necessario l’intervento dell’ambulanza dei volontari di Santa Maria Assunta di Pisogne, intervenuta in codice giallo.

Grossi disagi alla circolazione sul Sebino, sia in direzione Brescia che verso la Vallecamonica, con code che si sono risolte soltanto dopo le 19. Sul posto i carabinieri di Marone.

Pomeriggio di grandinate e forti temporali in Vallecamonica, da Pisogne a Breno

Pomeriggio di grandinate e forti temporali in Vallecamonica, da Pisogne a Breno

Il maltempo si è abbattuto questo pomeriggio sulla Vallecamonica.

Attorno alle 16 un violento temporale ha portato con sè grandinate che hanno interessato diversi paesi, soprattutto in media e bassa Valle.

Da Pisogne a Darfo, salendo a Esine e fino a Breno, i chicchi sono scesi per parecchi minuti.

In alcune zone sono stati segnalati chicchi anche di grosse dimensioni, quasi come noci.

Un nubifragio che ha dato da lavorare anche ai Vigili del fuoco del territorio e ai volontari di protezione civile, tutti impegnati a far fronte ai danni provocati dall’improvviso e violento rovescio, come allagamenti e esondazioni soprattutto nella zona di Darfo Boario.

 

Edolo, maxi esercitazione di Protezione Civile in località Iscla

Edolo, maxi esercitazione di Protezione Civile in località Iscla

Smulazione di incidenti, esondazione del fiume Oglio e blocco della statale 42, in località Iscla.

Fortunatamente si trattava di un’esercitazione di Protezione civile, che ha coinvolto sabato più di 70 volontari dei diversi gruppi locali: Malonno, Berzo Demo, Sonico, Edolo, Corteno Golgi e Incudine, oltre ai Vigili del fuoco del distaccamento di Edolo, il Soccorso Alpino della stazione di Edolo e la Guardia di Finanza edolese.

L’unità di crisi è stata istituita presso l’Unione dei Comuni delle Alpi Orobie. I gruppi Aib Arnica di Berzo Demo e Le Torri di Malonno hanno attrezzato una cucina mobile presso l’area mercatale.

I volontari sono intervenuti sia di giorno che di notte affrontando i possibili scenari.

L’esercitazione si è svolta nei tempi previsti, definiti in fase di organizzazione.

Un’operazione che è servita per testare il modello di intervento e le attrezzature, il coordinamento interforze, le comunicazioni e la logistica.