La chiesa vecchia di Sant’Andrea – Malegno

La chiesa vecchia di Sant’Andrea – Malegno

La chiesa si trova a Malegno in via Sant’Andrea.

Descrizione

La “chiesa vecchia” di Sant’Andrea fu originariamente un edificio romanico costruito nel XII secolo, la navata, rifatta nel XV secolo, venne ampiamente rimaneggiata nel XVII secolo.
La facciata occidentale dell’edificio, decorata in modo semplice, è composta da un portale cinquecentesco costruito in pietra grigia di Sarnico che riporta la scritta S. ANDREA ORA PRO NOBIS.
Sulla parete settentrionale vi è invece il portale quattrocentesco, in pietra Simona, che presenta un architrave decorata da una croce greca e degli elementi floreali. Sempre su questa parete si possono ammirare numerosi affreschi tra i quali un San Cristoforo e le storie della vita di Simonino di Trento databili tra il XV secolo e il 1517.
Anche l’interno si presenta affrescato da immagini di tipo devozionale, con Madonne in trono, Pietà, santi attribuibili alla scuola di Pietro da Cemmo, tra le quali è possibile ancora leggere il nome del committente. Particolari sono i dipinti del presbiterio, databili ai primi anni del Quattrocento, molto rari in Valle Camonica. Tra questi spicca il Cristo tra gli apostoli nella parte inferiore dell’abside, d’ispirazione tardo-gotica lombarda, una natività e un San Pietro.
Sul lato sud si trova il campanile, eretto nel 1576-77 in pietra a vista con una cella campanaria culminante in quattro merli ghibellini. Questa torre costò al tempo 390 scudi di 5 lire cadauno e fu opera del maestro locale Giovanni Baziotto di Ossimo.

Accessibilità

Le persone con difficoltà di deambulazione possono accedere alla chiesa attraverso l’entrata orientale dell’edificio delle suore Canossiana per mezzo di una rampa che consente l’ingresso autonomo.

Orari

Da maggio a ottobre dalle 7.00 alle 19.00.

Contatti 

Per maggiori informazioni è possibile contattare:

Parrocchia

Tel. 0364/344300

Comune di Malegno

Tel. 0364/340840 

Approfondimenti

“L’armonia della materia – un percorso dentro l’architettura religiosa della Valcamonica fra decimo e tredicesimo secolo” di Gaetano Barbarisi, Gianluigi Tagliabue

“Il tempestivo restauro dei dipinti dell’ antica chiesa di S. Andrea a Malegno / Araldo Bertolini” all’interno di “Quaderni camuni : rivista trimestrale di storia, arte e cronaca locale” a cura di Bertolini Araldo

“Sant’ Andrea Vecchia” all’interno di “Architettura e pittura”
a cura di Federico Troletti

Sito internet

Non è disponibile un sito internet dedicato, ma è possibile visitare la pagina dedicata alla chiesa di Sant’Andrea sul sito del comune di Malegno.

Museo Le Fudine – Malegno

Museo Le Fudine – Malegno

Il Museo Le Fudine si trova a Malegno, in via S. Antonio.

 

Descrizione del museo

Malegno Fudine esterno

Nato nel 1998 per volontà dell’Amministrazione Comunale di Malegno, che ha voluto preservare e conservare per il pubblico un luogo conosciuto un tempo come le fucine del paese, in dialetto appunto le “fudine”, che costituiscono uno dei più interessanti ed antichi momenti di archeologia industriale della Valle.

Due diverse officine, le fudine de’ Serini e de’ Nani, compongono l’edificio originale. L’impianto tardo-gotico che la struttura presenta fa pensare ad una sua fondazione al XIV-XV sec., ma il complesso è stato più volte rimaneggiato nel tempo per adattarlo alle esigenze della lavorazione tradizionale di grattugie, mestoli, palette da fuoco e picconi, che è proseguita sino a pochi decenni fa.

Gli spazi principali ospitano con i forni, i magli, i maglioli, la tromba eolica azionata dall’acqua mentre la mola e le incudini si trovavano all’esterno. Sono presenti anche altri piccoli vani che ospitavano la cesoia e i magazzini per il ferro e il combustibile. Delle ruote idrauliche erano poste nelle acque del canale Lanico, una di queste è ancora visibile ma non più in funzione.

Accessibilità

Tutta l’area  è facilmente accessibile alle persone con difficoltà di deambulazione grazie a rampe che consentano l’ingresso autonomo.

Orari di apertura

Periodo di apertura: tutto l’anno.

Orari di apertura: martedì dalle 16.00 alle 18.00, giovedì dalle 14.30 alle 16.30 e sabato dalle 14.00 alle 16.00.

Contatti

Per maggiori dettagli sulla visita è possibile contattare il comune di Malegno.

Tel. 0364/344485

E-mail: info@comune.malegno.bs.it

Approfondimenti:

I musei del ferro da Brescia alle valli” di Marcello Zane, pagg. 39-49;

“Maffeo Gheza e la siderurgia camuna agli inizi del ‘900: atti della giornata di studio, sabato 18 marzo 2006, Malegno (BS), sala consiliare, municipio via Donatori di sangue”, a cura di Angelo E. Fossati e Nives Pezzoni, pagg. 5-13;

“Il museo Le fudine di Malegno: esperienze di didattica, restauro e catalogazione in un museo del ferro in Valcamonica”, di Angelo Fossati, all’interno de “La catalogazione dei beni culturali in provincia di Brescia: atti della giornata di studio, Brescia”;

“Il ferro battuto e il fabbro moderno”, di Luigi Baffelli.

Sito internet

Non è disponibile un sito internet dedicato, ma sul sito del Comune di Malegno è possibile visitare la pagina dedicata al Museo.

 

Giacomo Salvadori

Giacomo Salvadori

Appassionato di montagna, fondatore della “Maratona del cielo”

Giacomo Salvadori nasce nel 1938 a Santìcolo di Corteno (Bs). A quindici anni si trasferisce a Brescia con la famiglia, studia presso l’Istituto tec­nico “Francesco Lana”. Lavora poi all’IVECO per trent’anni, ciò che non gli impedisce di sviluppa­re la sua passione per la montagna e gli sport di montagna.

Dopo la pensione, concretizza in poco tempo il suo triplice sogno: il Sentiero 4 Luglio, il Bivacco Da­vide e la Maratona del Cielo, contribuendo con­cretamente alla nascita del fenomeno skyrunning, meritando la cittadinanza onoraria di Corteno Golgi nel 2006.

Ha al suo attivo la pubblicazione del libro autobio­grafico Il profumo delle mele cotogne, pubblica­to nel 2008. Nel 2003, in occasione del decennale della skymarathon, ha editato il volume Sentiero 4 Luglio.

(dalla copertina di “Lassù tra sogno e realtà”)

LIBRI:

Lassù tra sogno e realtà: recensione “Una maratona alpina lunga una vita”

Antonio Stefanini

Antonio Stefanini

Giornalista, fotografo, storico e scrittore. 

Antonio Stefanini nasce a Pisogneto di Corteno (BS) nel 1952 da famiglia contadina. Dopo il diplo­ma di geometra, studia per un paio d’anni lingue e letterature straniere, indi inizia a collaborare alla gestione della nuova attività alberghiera di famiglia, che lo vede impegnato ancora oggi.

Appassionato di ricerche culturali locali, ha al suo attivo una decina di libri di carattere etno-storio­grafico.

Giornalista pubblicista dalla metà degli anni ‘90, ha svolto mansioni di addetto stampa per enti locali, oltre che per la stessa Maratona del Cielo.

Ha collaborato e collabora con diverse testate pe­riodiche.

(dalla copertina di “Lassù tra sogno e realtà”)

PAGINA FACEBOOK: https://www.facebook.com/antonio.stefanini?fref=ts 

RIFERIMENTI INTERNI:

Recensione Una maratona alpina lunga una vita