Caldo record, anche Brescia tra le città da bollino rosso

Caldo record, anche Brescia tra le città da bollino rosso

C’è anche Brescia tra le sei città italiane indicate, per oggi, con il bollino rosso per le alte temperature.

 

L’ondata di caldo africano che sta soffocando l’Italia si farà sentire anche nel Bresciano, con picchi di 40 gradi, raggiungendo così le temperature record del 2003 e stabilendo il record di giornate più calde nel mese di giugno. Immancabili le raccomandazione per evitare malori: oltre ai soliti consigli sul bere tanta acqua e non uscire di casa nelle ore più calde, c’è anche un numero verde attivato dalla Croce Rossa Italia, l’800 06 55 10, in funzione 24 ore su 24 per chiunque abbia bisogno di assistenza. Secondo le previsioni, le temperature resteranno alte anche nei prossimi giorni, sebbene dovrebbe essere un lieve calo.

Paspardo, sindaco, vicesindaco ed assessore rinviati a giudizio per il caso appalti

Paspardo, sindaco, vicesindaco ed assessore rinviati a giudizio per il caso appalti

Il giudice dell’udienza preliminare ha rinviato a processo Fabio De Pedro, sindaco di Paspardo, Caterina Dassa, vicesindaco ed Aristide Salari, assessore del paese, per turbativa d’asta.

 

La decisione è stata comunicata ai tre in aula, durante un’udienza durata pochi minuti in cui il giudice ha accolto la richiesta del pm: i tre saranno processati per i fatti legati alla riqualificazione del Comune, un intervento dal costo di 250mila euro che, secondo gli inquirenti, i tre hanno spacchettato in numerosi lotti dal valore inferiore ai 40mila euro, soglia sotto cui non è necessario indire un bando, in modo da affidarli ad imprenditori loro amici.

L’8 novembre scorso, De Pedro fu arrestato e messo a domiciliari per qualche giorno, durante cui Annunziato Vardè, allora Prefetto di Brescia, gli tolse la fascia tricolore, per poi riassegnargliela una volta revocati gli arresti. Il giudice ha fissato il dibattimento al 7 aprile 2020: De Pedro affronterà il processo da sindaco di Paspardo e da presidente del bacino imbrifero di Vallecamonica.

Eventi calamitosi di maggio e giugno, in provincia di Brescia la stima dei danni ammonta a 19 milioni di euro

Eventi calamitosi di maggio e giugno, in provincia di Brescia la stima dei danni ammonta a 19 milioni di euro

Allagamenti, frane, interruzioni di strade, smottamenti ed erosioni spondali per almeno 78 milioni di euro.

A tanto ammonta la stima dei danni alle infrastrutture, al territorio, ai privati e alle attività produttive in 9 province lombarde per gli eventi calamitosi di maggio e giugno – con particolare riguardo alle province di Bergamo, Brescia, Como,
Lecco e Sondrio – per i quali Regione Lombardia ha chiesto al Governo lo ‘stato di emergenza’.

Si avvia a conclusione, con la relazione integrativa presentata a seguito della richiesta di deliberazione, l’iter di competenza regionale.

La questione passa ora al Consiglio dei ministri e al Dipartimento di Protezione civile nazionale.

Il primo sopralluogo nelle zone piu’ colpite era avvenuto già il 13 giugno, a meno di 48 ore dal nubifragio. Il 18 giugno un ulteriore incontro di supporto ai sindaci e il 21 giugno, dal sopralluogo da parte dei tecnici del Dipartimento di Protezione civile nazionale.

In provincia di Brescia, dalla ricognizione effettuata da Regione, la stima dei danni da maltempo ammonta complessivamente a 19 milioni di euro (9 milioni a maggio e 10,5 milioni a giugno) tra i Comuni del Garda e della Bassa, e naturalmente quelli della Vallecamonica.

Di seguito l’elenco completo dei Comuni coinvolti dai danni da maltempo nel periodo dal primo maggio al 19 giugno, che hanno presentato le schede danni: Angolo Terme, Artogne, Bagnolo Mella, Bienno, Borno, Botticino, Bovezzo, Breno, Capriano Del Colle, Darfo Boario Terme, Desenzano del Garda, Ghedi, Idro, Iseo, Leno, Lonato del Garda, Manerba del Garda, Manerbio, Moniga del Garda, Niardo, Offlaga, Orzivecchi, Ossimo, Padenghe sul Garda, Paisco Loveno, Pisogne, Ponte di Legno, Salo’, San Felice del Benaco, Sirmione, Soiano del Lago, Sonico, Urago d’Oglio e Vione.

Nel dettaglio, per gli eventi calamitosi di maggio e giugno, l’importo delle spese di prima emergenza ammonta a 718.300 euro; la stima dei danni alle infrastrutture a 6,5 milioni di euro; la stima dei danni al territorio a 5 milioni di euro; la stima dei danni alle attivita’ produttive a 3,3 milioni di euro; quella dei danni ai privati a 4 milioni di euro.

La Lega di Vallecamonica: “E’ giunto il tempo di rinnovare le figure di governo degli Enti comprensoriali”

Dopo le voci in merito alla sempre più concreta possibilità che l’ex sindaco di Breno Sandro Farisoglio venga proclamato dai “tre saggi” presidente degli Enti comprensoriali di Vallecamonica, la Lega Nord camuna interviene con una nota.

“I tre saggi scelti dal gruppo civico, unitamente al candidato presidente designato, sono tutti di espressione del Partito Democratico” sottolinea la Lega facendo notare che “il cosiddetto gruppo civico si riconosce completamente in questo partito, che oggi è fortemente minoritario nella volontà di voto della gente della Vallecamonica” e aggiungendo che “alcuni dei saggi, oggi, non sono persone elette dalla gente, ma puri esponenti di partito che accampano il diritto di dover decidere le sorti della Valle per nome e per conto dei sindaci” (i tre sono Sandro Bonomelli, Corrado Tomasi e Mario Chiappini, ndr).

Nella nota – firmata dal Commissario provinciale della Lega di Vallecamonica Elio Tomasi e dal consigliere regionale Francesco Ghiroldi -si aggiunge anche che “il tentativo di proposta di governo da parte dei saggi non è partito da un sereno e dignitoso confronto tra i sindaci della Valle, ma dal solito mercato di promesse individuali che poco hanno a che fare con le esigenze del nostro territorio”.

Prosegue il Carroccio camuno: “L’attuale proposta di maggioranza pare costruita, più che su un programma concreto, sulla difesa del privilegio di pochi comuni valligiani di gestire autonomamente i fondi ODI (riservati ai comuni confinanti con il Trentino) che oggi Regione Lombardia vorrebbe destinare a reali progetti di sviluppo territoriale”.

Tornando a ribadire che la Lega ha chiesto per la presidenza una figura autorevole, di equilibrio e garanzia tra le varie anime politiche, in grado di coordinare e portare avanti un programma di governo forte, ovvero un sindaco eletto, la nota si chiude così: “é il tempo di dimostrare responsabilità e lavorare uniti per il nostro territorio, forse è giunto il tempo di rinnovare profondamente le figure di governo degli Enti Comprensoriali e delle società pubbliche della Vallecamonica. A tale scopo siamo disponibili ad un incontro con i sindaci e i delegati della Vallecamonica per discutere di programmi e idee”.

A Dosso di Azzone un fiocco rosa dopo 21 anni senza nascite. Il parto all’ospedale di Esine

A Dosso di Azzone un fiocco rosa dopo 21 anni senza nascite. Il parto all’ospedale di Esine

Un evento che non avveniva dal 1998.

Basta questo dato per capire quanto clamore abbia suscitato in Val di Scalve, a Dosso di Azzone, sul confine con la Vallecamonica, la nascita di Elena Lenzi, figlia dei giovani Vanessa e Andrea.

Campane a festa nella piccola frazione alle 17:30 di sabato 22 giugno.

Il parto è avvenuto all’ospedale di Esine.

Da 21 anni nel borgo abitato da 29 persone non si registravano nascite.

Il più giovane, fino a sabato, era Luca Lenzi, zio della piccola e fratello del neo papà Andrea.

 

Regione Lombardia finanzia interventi nei piccoli Comuni: 300mila euro tra Vallecamonica e Sebino

Regione Lombardia finanzia interventi nei piccoli Comuni: 300mila euro tra Vallecamonica e Sebino

Contributi in arrivo dalla Regione nei piccoli Comuni sotto i 5mila abitanti.

Attraverso il bando per la messa in sicurezza delle strade, che, su iniziativa dell’assessore regionale a Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile Claudia Maria Terzi, è indirizzato specificamente ai piccoli Comuni, Regione Lombardia ha erogato 5 milioni di euro per finanziare 109 interventi. Nella lista anche alcune località bresciane e camune.

Ponte di Legno riceverà contributi per 137mila euro per i lavori di miglioramento/rifacimento del ponte carrabile sul fiume Oglio, nella frazione Poia.

A Sonico, per la messa in sicurezza, mediante allargamento della sede stradale, del tratto tra le frazioni di Garda e Rino, andranno 70mila euro circa.

A Monno andranno quasi 27mila euro per l’abbattimento di barriere architettoniche tramite la realizzazione di un tratto di marciapiede in via Roma.

Per il Sebino troviamo Montisola, che, per la messa in sicurezza di alcuni tratti di strada comunale in località Porto commerciale, riceverà 70mila euro.

Il contributo erogato sarà pari al 70% del costo dell’opera. Erano finanziabili interventi fino a 100mila euro, che salgono a 200mila per quelli che riguardano ponti e cavalcavia: il valore minimo è 10mila euro.

Novità anche sui tempi dei cantieri. La Giunta regionale ha infatti deciso di riprogrammare i termini di conclusione dei lavori ammessi al finanziamento e anche le scadenze in ordine alla rendicontazione delle opere eseguite.

La nuova programmazione prevede quindi che interventi e realizzazione delle spese siano conclusi entro il 30 novembre 2019.