Allagamenti, frane, interruzioni di strade, smottamenti ed erosioni spondali per almeno 78 milioni di euro.

A tanto ammonta la stima dei danni alle infrastrutture, al territorio, ai privati e alle attività produttive in 9 province lombarde per gli eventi calamitosi di maggio e giugno – con particolare riguardo alle province di Bergamo, Brescia, Como,
Lecco e Sondrio – per i quali Regione Lombardia ha chiesto al Governo lo ‘stato di emergenza’.

Si avvia a conclusione, con la relazione integrativa presentata a seguito della richiesta di deliberazione, l’iter di competenza regionale.

La questione passa ora al Consiglio dei ministri e al Dipartimento di Protezione civile nazionale.

Il primo sopralluogo nelle zone piu’ colpite era avvenuto già il 13 giugno, a meno di 48 ore dal nubifragio. Il 18 giugno un ulteriore incontro di supporto ai sindaci e il 21 giugno, dal sopralluogo da parte dei tecnici del Dipartimento di Protezione civile nazionale.

In provincia di Brescia, dalla ricognizione effettuata da Regione, la stima dei danni da maltempo ammonta complessivamente a 19 milioni di euro (9 milioni a maggio e 10,5 milioni a giugno) tra i Comuni del Garda e della Bassa, e naturalmente quelli della Vallecamonica.

Di seguito l’elenco completo dei Comuni coinvolti dai danni da maltempo nel periodo dal primo maggio al 19 giugno, che hanno presentato le schede danni: Angolo Terme, Artogne, Bagnolo Mella, Bienno, Borno, Botticino, Bovezzo, Breno, Capriano Del Colle, Darfo Boario Terme, Desenzano del Garda, Ghedi, Idro, Iseo, Leno, Lonato del Garda, Manerba del Garda, Manerbio, Moniga del Garda, Niardo, Offlaga, Orzivecchi, Ossimo, Padenghe sul Garda, Paisco Loveno, Pisogne, Ponte di Legno, Salo’, San Felice del Benaco, Sirmione, Soiano del Lago, Sonico, Urago d’Oglio e Vione.

Nel dettaglio, per gli eventi calamitosi di maggio e giugno, l’importo delle spese di prima emergenza ammonta a 718.300 euro; la stima dei danni alle infrastrutture a 6,5 milioni di euro; la stima dei danni al territorio a 5 milioni di euro; la stima dei danni alle attivita’ produttive a 3,3 milioni di euro; quella dei danni ai privati a 4 milioni di euro.