Sp 345, sale la protesta dei gestori dei rifugi per i ritardi sui lavori

Sp 345, sale la protesta dei gestori dei rifugi per i ritardi sui lavori

‘Chiuso per protesta nei confronti di una Provincia che non ha mantenuto gli impegni’.

 

Era questa la frase scritta sullo striscione che nella giornata di venerdì ha campeggiato per tutto il giorno all’ingresso del rifugio Bazena, voluta da Vittorio Gelmini, suo gestore, per tenere alta l’attenzione sui ritardi accumulati nei lavori di ripristino della Sp 345, ancora chiusa dopo le forti piogge di fine ottobre.

La chiusura della strada sta costando molto ai rifugisti, costretti a disdire numerose prenotazioni: una situazione che riguarda anche il rifugio Crocedomini ed il Tita Secchi. Alle loro proteste, che vanno avanti da maggio e che ancora non hanno trovato risposta, si sono aggiunte quelle degli allevatori, preoccupati di non poter trasportare il bestiame in quota e i prodotti caseari a valle. Per loro, però, nei giorni scorsi è arrivata la concessione a percorrere la strada.

I rifugisti, invece, sono ancora sul piede di guerra: la protesta di Gelmini ha trovato però l’appoggio di Coldiretti che, tramite Luca Costa, segretario di zona, sostiene la necessità di intervenire prima possibile sulla viabilità d’alta quota. Il titolare dei lavori di messa in sicurezza ha garantito che a breve tornerà al lavoro con una squadra potenziata, mentre Gelmini ed i suoi colleghi pensano già ad un’azione dimostrativa da fare a Brescia.

[Foto da Bresciaoggi]

Iseo, prime polemiche per il neo sindaco Ghitti

Iseo, prime polemiche per il neo sindaco Ghitti

Dopo poco più di un mese dalla sua elezione, Marco Ghitti, neo sindaco di Iseo, affronta le prime critiche.

 

Il mittente, ovviamente, è la minoranza, che ha contestato in primis la nomina di Simone Archetti di Fratelli d’Italia a presidente del Consiglio Comunale. Secondo Pieranna Faita, capogruppo di Progetto Iseo, la nomina non era indispensabile ed è servita a dare un posto a ciascuno dei partiti che formano la coalizione di centrodestra. Per il sindaco, invece, la nomina di Archetti servirà a dare ‘terzietà tra maggioranza e minoranza’.

Il Consiglio Comunale ha poi affrontato due modifiche al Bilancio 2019-21: una riguarda la strada in località Imbocass. Non avendo ricevuto i fondi della Regione, la strada, che faceva parte del progetto ‘Tra acqua e terra’ e che avrebbe dovuto portare alla realizzazione di un ponte tra lago e montagna, non si farà più, facendo risparmiare al Comune 159.500 euro.

Più acceso il dibattito sul polo scolastico di Clusane d’Iseo, con 75mila euro destinati al plesso che sono stati spostati al parco giochi. Dura la reazione della minoranza, con Pierangelo Marini, Assessore allo Sport, che ha replicato ricordando la mancata realizzazione del Polo Unico a Clusane promessa dall’Amministrazione precedente. Intanto, in paese, si discute del nuovo staff del sindaco, composto da Rosarita Colosio, Paolo Brescianini e Giovanni Marchetti.

Artogne, dagli Alpini un pullmino per gli anziani

Artogne, dagli Alpini un pullmino per gli anziani

La Casa di riposo chiama, gli Alpini rispondono.

 

Ennesimo gesto di solidarietà delle penne nere, questa volta ad Artogne, dove la casa di riposo ‘Lucia Lorenzetti’ aveva da tempo bisogno di un mezzo per trasportare i suoi ospiti. Un’esigenza che il gruppo alpini locale, guidato da Mario Peluchetti, ha preso in carico: organizzando feste, manifestazioni e raccolte fondi ha così raggiunto la cifra di 32mila euro, necessaria all’acquisto del mezzo.

Il pullmino, un Peugeot cinque porte dotato di sollevatore per le carrozzine, sarà presentato domenica: dopo la messa delle ore 10:30, sul sagrato ci sarà le benedizione del mezzo. La giornata, infine, servirà anche per dare il benvenuto al nuovo maresciallo della caserma di Artogne e salutare quello uscente.

[Foto da Bresciaoggi]

Caldo africano, Brescia non è più da bollino rosso (ma si aspetta un calo delle temperature)

Caldo africano, Brescia non è più da bollino rosso (ma si aspetta un calo delle temperature)

Dopo due giorni, Brescia perde il bollino rosso di città tra le più calde d’Italia.

 

Nella giornata di sabato, infatti, le temperature nel Bresciano sono scese, restando comunque con minime di 22 gradi e massime di 32 gradi. I due giorni appena trascorsi hanno provocato non pochi disagi, con un aumento delle chiamate al 118 del 20% e qualche ricovero al Pronto Soccorso.

A risentirne di più, però, sono stati i pendolari, con treni sospesi perchè senza impianto di condizionamento idoneo o fermi per colpa del motore in tilt. Numerosi i treni soppressi venerdì da Trenord sulle sue linee, decisione che però non ha migliorato molto la situazione.

In Provincia non è andata meglio: temperature sopra la media anche in Vallecamonica e sul lago d’Iseo: Sale Marasino tra le località più calde, con picchi di 39 gradi. Anche qui, però, da oggi è previsto un calo delle temperature.

Gran Notturno Camuno, La Pieve si aggiudica la prima edizione

Gran Notturno Camuno, La Pieve si aggiudica la prima edizione

E’ La Pieve la squadra vincitrice della prima edizione del Gran Notturno Camuno di Saviore dell’Adamello.

 

Nella finalissima di venerdì sera, di fronte a 700 spettatori, la squadra guidata dal capocannoniere Stefano Bassi (che però ieri sera non ha giocato) ha vinto battendo 4-2 l’Autoriparazione Badia ed aggiudicandosi così il Trofeo Energia.

Una serata di festa, che ha chiuso la prima edizione di un torneo che ha saputo, in una settimana, attirare a sé curiosi ed appassionati fino alla finalissima, raggiungendo il numero di 3000 spettatori presenti durante tutte le gare.

Subito dopo la finale, quindi, le premiazioni: alla presenza di Serena Morgani, sindaco di Saviore dell’Adamello, oltre alla squadra vincitrice ed alla seconda classificata sul campo è arrivata anche l’Edilscavi Bonomelli, classificatasi terza battendo il Big Bar.

Calcio, Mario Tacchinardi confermato allenatore del Breno

Calcio, Mario Tacchinardi confermato allenatore del Breno

Il Breno non cambia allenatore.

 

E’ arrivata nelle ore scorse la conferma che Mario Tacchinardi allenerà i granata anche durante il prossimo campionato, quello che vedrà il Breno tornare in Serie D dopo 27 anni. Una conferma arrivata con qualche giorno di ritardo solo per permettere al gruppo, che ha di fatto finito la stagione tre settimane fa, di prendersi qualche giorno di riposo.

‘Abbiamo trovato un accordo su alcuni punti in cui era necessario avere una linea comune ed eccoci qui’, ha commentato l’allenatore a Bresciaoggi. Tacchinardi è pronto a ricominciare, consapevole che la prossima sarà una stagione di sfide: ‘Ho già dimenticato quello che abbiamo fatto quest’anno’, ha proseguito, ‘e sono carico e concentrato per questa serie D’.

Nessuna richiesta particolare da parte sua per quanto riguarda la rosa dei giocatori che dovrà gestire, anche se ci saranno notevoli cambiamenti, soprattutto per quei calciatori che, avendo un lavoro, non possono essere presenti agli allenamenti pomeridiani. Da rivedere anche lo staff tecnico, dove restano Corbani e Paganotto, mentre è da individuare un nuovo preparatore atletico.