Breno, dagli scavi archeologici in Piazza Mercato scoperte ‘sorprendenti’ che portano fino all’età del Rame

Breno, dagli scavi archeologici in Piazza Mercato scoperte ‘sorprendenti’ che portano fino all’età del Rame

Ultimo giorno di scavi archeologici in Piazza Mercato a Breno dove, da quando l’impresa appaltatrice ha iniziato i lavori di riqualificazione, si è aperto un doppio scenario.

 

Uno riguarda, appunto, i lavori della nuova piazza e del parcheggio sotterraneo, l’altro, invece, si è rivelato nel corso delle settimane, ed ha portato il Comune di Breno a dover collaborare con la Sovrintendenza. Quello che gli scavi e gli archeologi hanno portato alla luce in questi mesi, hanno svelato nuove informazioni sulla storia più antica di Breno e della Vallecamonica.

Prima il ritrovamento di due sepolture di adulto, quindi alcuni tratti di muro di un edificio in pietra, risalente al periodo Basso medievale. Poi la conferma del passaggio di un corso d’acqua anche durante l’età del Ferro, testimoniata da alcuni argini che dovevano costituire una difesa delle acque.

Ma a stupire, come rivelato durante la conferenza stampa in Comune di giovedì, sono state le ultime scoperte, quelle a ridosso della chiusura degli scavi. Gli archeologi hanno infatti ritrovato testimonianze che risalgono all’età del Bronzo (inizi del II millennio avanti Cristo circa) e che confermano la presenza, là dove oggi c’è la piazza, di un abitato con capanne di legno. Anche le ceramiche raccolte, che ora dovranno esser ricomposte e  studiate, appartengono a questo periodo, mentre l’ultima scoperta fatta, quella della sepoltura di un adolescente, in posizione rannicchiata sul fianco sinistro, è risalente addirittura all’età del Rame (III millennio). Secondo le prime analisi, il giovane doveva avere un ruolo importante, dal momento che è stato sepolto con oltre 700 (per l’esattezza 777) perline e trenta canini forati, probabilmente di un cane o di un lupo, che suggeriscono che potrebbe essere stato avvolto da un prezioso tessuto.

Toccherà ora alle analisi antropologiche e del Dna stabilire la storia del ragazzo: il rinvenimento chiude così degli scavi che Sandro Farisoglio, ex sindaco del paese, ha definito ‘sorprendenti’, mentre Cristina Longhi, funzionaria archeologa, ha trovato conferma di quanto Breno, già in passato, fosse un punto di passaggio per le comunità.

Gli scavi, che hanno richiesto una spesa da parte del Comune di 100mila euro, regaleranno ai camuni dei nuovi reperti che, dopo essere stati studiati, finiranno in mostra in uno dei musei della Vallecamonica (Serena Solano, funzionaria archeologa, ha ipotizzato il Mupre di Capo di Ponte, ma la decisione sarà presa insieme all’Amministrazione), mentre dagli archeologi è giunto l’auspicio che il lavoro e le scoperte effettuate possano essere raccontate ai brenesi da dei pannelli da posizionare in piazza. Buona la collaborazione tra Sovrintendenza e Comune, che si rinnoverà con la partenza dei lavori per la realizzazione della piscina, nella zona del cimitero.

‘Costruire un territorio’, all’Eremo di Bienno un incontro con Oscar Farinetti

‘Costruire un territorio’, all’Eremo di Bienno un incontro con Oscar Farinetti

A sette anni dal suo primo passaggio in Vallecamonica, Oscar Farinetti, fondatori di Eataly e Fico, la Fabbrica Italiana Contadina, torna in terra camuna.

 

Succederà venerdì, alle ore 20:30, all’Eremo dei Santi Pietro e Paolo di Bienno, dove Farinetti sarà ospite dell’incontro ‘Costruire un territorio-Identità, sviluppo, mercato: gli ingredienti per la Valle dei Segni’. L’idea è quella di riprendere le fila del discorso iniziato durante il ‘Fuori Porta’ a Gianico di sette anni fa e di ampliarne le tematiche, discutendo su quali siano i punti forti della Vallecamonica su cui insistere per costruire una visione forte e condivisa del territorio.

Si parlerà, quindi, si Storia, archeologia, turismo, montagna e gastronomia: oltre a Farinetti, ci saranno anche Alberto Piantoni, amministratore delegato della 1000 Miglia e presidente del Comitato per la Fondazione Valle dei Segni e Stefano Vittorio Kuhn, direttore Macro Area Territoriale Brescia e Nord Est di Ubi Banca, che dialogheranno con Eletta Flocchini. Un incontro che si inserisce all’interno delle celebrazioni per i 40 anni dall’inserimento delle incisioni rupestri camune nell’elenco dei siti Unesco.

La Spesa che fa bene di Iperal premia tante associazioni della Vallecamonica

La Spesa che fa bene di Iperal premia tante associazioni della Vallecamonica

È stata diffusa la classifica finale della raccolta “La Spesa che fa bene” lanciata dai supermercati Iperal anche in Vallecamonica.

 

L’iniziativa consisteva nella raccolta di bollini, che venivano consegnati uno ogni 10 euro di spesa nei punti vendita del territorio, da incollare su una cartella. Una volta completata la scheda, il cliente Iperal doveva indicare, tra quelle elencate, un’associazione o un ente no profit a cui fare la donazione.

Con 2579 preferenze l’Associazione Oasi Animale di Esine si è aggiudicata un premio di 5mila euro.

A seguire, 4mila euro andranno alla Cooperativa Arcobaleno di Breno, che ha ricevuto 2122 preferenze, e 3mila euro al Comitato Andos (donne operate al seno) di Vallecamonica Sebino con 1979 preferenze.

Al quarto posto con 2mila euro, la Croce Blu di Lovere (1792 cartelle), seguita con mille euro dal Centro Antiviolenza Donne e Diritti di Darfo (1675 preferenze).

Tutte le altre associazioni che hanno partecipato all’iniziativa di Iperal per il Sociale, una ventina in totale, sono state premiate con 500 euro ciascuna.

La gestione sostenibile delle foreste. Il punto a otto mesi dalla tempesta Vaia sabato all’Unimont

La gestione sostenibile delle foreste. Il punto a otto mesi dalla tempesta Vaia sabato all’Unimont

Sono passati poco più di otto mesi da quando nell’ottobre del 2018 la tempesta Vaia ha colpito le Alpi abbattendo in una notte i boschi e il legname che generalmente vengono tagliati nell’arco di anni.

Un danno straordinario di cui il mondo forestale si ricorderà per decenni, al quale la Vallecamonica ha reagito con una robusta e immediata serie di interventi, grazie all’impegno dei suoi operatori forestali e all’interessamento di tutte le Istituzioni (locali, regionali, nazionali).

Il percorso di valorizzazione del legname, che era già stato intrapreso, ora più che mai ha l’intento di lavorare in ottica moderna sulla sua destinazione e trasformazione.

Il punto sulla situazione attuale verrà fatto sabato 15 giugno nell’Aula Magna dell’Università della Montagna di Edolo, nel corso di un confronto tra esperienze e proposte dal titolo “La Gestione sostenibile delle foreste in Vallecamonica”, seminario inserito nel programma della Fiera della Sostenibilità nella Natura Alpina 2019, organizzata dal Parco dell’Adamello.

Previsto anche un sopralluogo in Val Malga, per una visita alle aree colpite dalla tempesta Vaia, e per mostrare insieme ai Consorzi Forestali cosa si possa fare con il legname recuperato attraverso il processo di trasformazione del legno.

I lavori si aprono alle 9,15 presso la sede dell’Unimont di Edolo. Il trasferimento in quota avvverrà alle 12,30.

Nobel ed economisti tornano sul Sebino per l’edizione 2019 dell’ I.S.E.O. Summer School

Nobel ed economisti tornano sul Sebino per l’edizione 2019 dell’ I.S.E.O. Summer School

Torna I.S.E.O. Summer School 2019 sul Sebino.

 

Dal 15 al 22 giugno saliranno in cattedra tre Nobel per l’Economia: il docente di Stanford Alvin Roth, che ha ricevuto il premio dall’Accademia di Svezia nel 2012, il quale parlerà di come i mercati, per funzionare al meglio, hanno bisogno di un supporto sociale; il collega alla Stanford University William Sharpe (insignito nel 1990) terrà invece una lectio sui sistemi pensionistici, mentre il Premio Nobel 2001 Michael Spence aprirà i lavori della summer school con un intervento sull’impatto delle tecnologie digitali sull’economia globale.

A questi ospiti d’eccezione si aggiungernno: il vicedirettore del Wti Manfred Elsing, Kamiar Mohaddes da Cambridge e il docente della London School of Economics Alan Manning.

Infine giovedì 20 alle 10 l’Istituto Iseo organizza all’Università di Brescia il convegno “Pensioni, assistenza sociale, scenari demografici. Le sfide del welfare per il futuro”, con William Sharpe, Tito Boeri e Agar Brugiavini (aperto, prenotazione obbligatoria su istiseo.org).

Quest’anno i corsisti dell’I.S.E.O. Summer School saranno 66, provenienti da 41 università e 27 Paesi differenti. Fra dottorandi, ricercatori e docenti, dal 2004 a oggi, l’Istituto ha ospitato 1.048 giovani da tutto il mondo.

Giuseppe Camadini, a Concesio una serata in suo ricordo

Giuseppe Camadini, a Concesio una serata in suo ricordo

A sette anni dalla scomparsa di Giuseppe Camadini, avvenuta il 25 luglio 2012, a Concesio si tiene una serata in sua memoria.

 

 

L’ha organizzata per oggi la Fondazione Giuseppe Tovini: il notaio era nato a Sellero il 10 giugno 1931.

Alle 18.30 la celebrazione della messa nella chiesa di San Rocco a Concesio (a fianco dell’Istituto Paolo VI) presieduta da mons. Carlo Ghidelli, arcivescovo emerito di Lanciano Ortona.

Alle 20.45, nell’auditorium dell’Istituto, mons. Ghidelli interverrà sul tema “Giuseppe Camadini e padre Carlo Manziana: un’amicizia nella luce di Paolo VI”.

Seguirà il concerto del violoncellista bresciano Paolo Bonomini al quale verrà consegnato il premio “Giulio e Giulio Bruno Togni”.