Cedegolo, atto vandalico nel Parco dell’Adamello: danneggiati i totem espositivi

Cedegolo, atto vandalico nel Parco dell’Adamello: danneggiati i totem espositivi

Un gesto vandalico, nei giorni scorsi, si è verificato all’interno del Parco dell’Adamello, in territorio di Cedegolo.

 

Martedì, infatti, alcuni totem espositivi presenti nel Parco, in località Pià de Deghen, sono stati trovati abbattuti o danneggiati. Ignoti gli autori del gesto, che hanno provocato lo sdegno e la rabbia tra gli abitanti del paese ed in Comune. ‘L’Amministrazione Comunale intende segnalare l’accaduto’, si legge sui social network, ‘dissociandosi da qualsiasi tipo e forma di violenza, compresi atti vandalici o presunti tali’.

[Foto da pagina Facebook del Comune di Cedegolo]

Pomeriggio di fuoco sulla Brescia-Iseo-Edolo: due treni fermi sotto il sole cocente

Pomeriggio di fuoco sulla Brescia-Iseo-Edolo: due treni fermi sotto il sole cocente

Non è stato un pomeriggio piacevole, quello di giovedì, per la ventina di persone che era a bordo del treno partito da Brescia alle ore 15:57 e diretto in Vallecamonica.

 

All’altezza di Bornato, infatti, il treno si è fermato e lì è rimasto fino alle 17:30, quando è ripartito. Un disagio che i passeggeri hanno avvertito maggiormente a causa del forte caldo che ieri ha interessato anche la Provincia di Brescia. Da Trenord ammettono che ci sono stati guasti alla linea ferroviaria, che hanno causato ritardi anche per gli altri convogli, fermi alle stazioni.

Un altro treno, all’altezza della località Molbeno, poco prima della stazione di Malonno, è rimasto fermo sempre giovedì pomeriggio, a causa di un guasto al motore: anche in questo caso, passeggeri costretti ad aspettare tre ore che il convoglio fosse portato alla stazione di Cedegolo.

Due episodi che hanno scatenato le polemiche: ‘In questi giorni Trenord è di nuovo al collasso’, ha tuonato Dario Balotta di Legambiente Basso Sebino, ‘i numerosi treni soppressi perché senza aria condizionata mettono a dura prova i pendolari lombardi, la gestione della manutenzione non è quello che ci si aspetterebbe da un’impresa industriale, ma si avvicina piuttosto a quella dei vecchi carrozzoni pubblici’. ‘La società deve mettere in campo ogni azione possibile per limitare i disagi’, ha invece detto Claudia Maria Terzi, assessore regionale alle Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile.

Domani a Corna di Darfo i funerali di Daniele Albertinelli, morto lunedì sulla A31

Domani a Corna di Darfo i funerali di Daniele Albertinelli, morto lunedì sulla A31

A tre giorni dall’incidente, il magistrato ha dato il nulla osta per la restituzione della salma ai familiari di Daniele Albertinelli, il 36enne di Darfo morto sulla A31 lunedì mentre stava lavorando.

 

Proseguono le indagini per determinare quanto accaduto in quegli istanti, quando Albertinelli, che stava rimuovendo la segnaletica stradale della Sias, società per cui lavorava, è stato travolto da un camion guidato da un uomo, ora indagato per omicidio stradale.

La salma di Albertinelli ha fatto così ritorno nell’abitazione dei genitori, a Darfo, dove alle ore 19:30 si terrà la veglia funebre, mentre i funerali saranno sabato alle 15:00 nella chiesa parrocchiale di Corna. Daniele Albertinelli lascia la moglie Caterina, i genitori, il fratello Nicola, la nonna ed i nipoti, oltre a tanti amici e colleghi, che in queste ore lo stanno ricordando come un gran lavoratore e molto generoso.

Iseo-Bornato, treno fermo: pendolari furiosi

Iseo-Bornato, treno fermo: pendolari furiosi

Un treno sulla linea Iseo-Bornato nel pomeriggio di oggi si è fermato, lasciando una ventina di passeggeri a bordo in attesa che ripartisse.

 

Un’attesa che non è durata poco: partito alle ore 15:57 da Brescia, il treno alle 17:15 era ancora a Bornato. Un disagio acuito dalle alte temperature di questa giornata, che ha sicuramente reso ancora più difficile la sopportazione del disagio da parte dei passeggeri. Da Trenord, intanto, arriva la conferma di problemi sulla linea, che ha causato altri ritardi anche ad altri convogli.

Rogno, due mesi dopo l’incendio alla Valcart c’è ancora il divieto di consumo di frutta ed ortaggi

Rogno, due mesi dopo l’incendio alla Valcart c’è ancora il divieto di consumo di frutta ed ortaggi

A due mesi dal rogo che ha interessato la Valcart di Rogno, è ancora in vigore il divieto da parte del Comune, di consumare frutta e verdura coltivata sul territorio.

 

L’incendio, sviluppatosi il giorno di Pasqua, colpì mille tonnellate di materiale considerato ‘materia prima secondaria’ da rivendere: immediate le preoccupazioni sugli effetti del rogo e delle sostanze rilasciate in acqua e nell’aria. Se in quest’ultima il livello di sostanze tossiche è diminuito già il giorno successivo al rogo, nell’acqua erano stati trovati idrocarburi, come dimostrò anche la macchia comparsa sul lago d’Iseo poche ore dopo le operazioni di spegnimento.

Per quanto riguarda il suolo, il 7 giugno scorso l’Ats della Montagna ha riunito il tavolo tecnico per avviare un monitoraggio sulla verdura a foglia larga ed il foraggio, i cui risultati dovrebbero essere noti a breve. A quel punto, il Comune potrà dare una risposta ai suoi abitanti che chiedono con insistenza quando potranno tornare a consumare la loro verdura.

La Valcart, intanto, ha lentamente ripreso le attività: insieme alla Provincia di Bergamo, l’Ats e l’Arpa ha condiviso un piano di riparazione danni che ha permesso all’azienda di non chiudere mai, salvaguardando i posti di lavoro dei suoi operai, anche se per tornare a pieno regime ci vorrà ancora qualche mese.

Annegato nel fiume Oglio, domani i funerali di Romano Salvetti

Annegato nel fiume Oglio, domani i funerali di Romano Salvetti

Proseguono le indagini dei Carabinieri per capire cosa sia successo a Romano Salvetti, il pensionato di 76 anni trovato senza vita nel fiume Oglio tra Piancogno ed Esine mercoledì mattina.

 

Sembra che Salvetti, come spesso faceva, di prima mattina si sia recato sul fiume per pescare e si sia posizionato al centro del fiume stesso. I Carabinieri, intervenuti sul posto insieme ai Vigili del Fuoco, hanno escluso che l’uomo sia morto per un’aggressione ed ipotizzano che Salvetti abbia avuto un malore o sia scivolato.

A vedere il corpo dell’uomo due donne, che hanno immediatamente chiamato i soccorsi. Il magistrato ha concesso il nulla osta per la sepoltura: la veglia funebre giovedì sera alle 19:00 nella sua abitazione di via Chiosi ad Esine, i funerali venerdì alle 15:00 a Piamborno. Salvetti, vedovo da un anno, lascia i figli Mariarosa e Gianluigi.

[Foto da Giornale di Brescia]