Sono iniziati da qualche giorno e proseguiranno speditamente i lavori di ristrutturazione dello Spazio Autismo di Darfo.

Le opere, che termineranno a inizio maggio, costeranno in tutto 203 mila euro. Di questi oltre 80mila euro verranno messi dal Fondo Sara Pedersoli, che nasce dal desiderio di una mamma di Darfo, venuta a mancare lo scorso anno in seguito a una malattia incurabile, a 45 anni. Il suo bambino è affetto da autismo e il suo sogno era quello di migliorare i servizi dello Spazio Autismo che il figlio già frequentava. Per questo motivo la struttura rinnovata verrà intitolata a Sara Pedersoli.

Un servizio che ha sede a Darfo, proprio nella Casa del Fanciullo, ente morale presieduto dal parroco di Darfo, don Giuseppe Maffi, che, nel corso della presentazione dei lavori di ristrutturazione ha tenuto a sottolineare come, con questo progetto, si prosegua quella missione educativa verso i minori e l’idea di una formazione rivolta ai più bisognosi che fu l’intento originario del fondatore don Filippo Bassi nel dopoguerra, quando la Casa ospitò oltre 250 bambini e ragazzi orfani. Qui, oltre ad altre realtà cooperative del territorio, ha sede la stessa Sol Co. Camunia, presieduta da Angelo Farisoglio, che ha in gestione il Sevizio Spazio Autismo.

Una parte dei locali del primo piano ospita già il Servizio, che accoglie bambini e ragazzi dai 2 ai 18 anni.

Dopo la creazione del Fondo Sara Pedersoli, con l’idea di offrire spazi specifici per i minori affetti da disturbi dello spettro autistico, il Consorzio e la Casa del Fanciullo hanno raggiunto un accordo: sistemare il piano terra, utilizzato in precedenza come centro di aggregazione giovanile.

I locali dove si svolge il Servizio Spazio Autismo, che attualmente è frequentato da 28 utenti residenti in Vallecamonica e nell’alto Sebino bergamasco, necessitano di una riorganizzazione degli spazi, di un adeguamento degli impianti e dei serramenti. L’idea è quella di rendere i locali accoglienti, luminosi, sicuri e adatti alle varie attività di gruppo o individuali. Verranno anche create una sala d’attesa, una cucina e una zona polivalente. I lavori sono affidati alla cooperativa sociale “Detto Fatto S.C.S. Onlus” di Piancamuno, che inserisce nel mondo del lavoro persone svantaggiate.