Evaporato l’entusiasmo per il taglio del nastro avvenuto lunedì, Ponte di Legno dovrà attendere per almeno tre anni (come da cronoprogramma) il suo centro termale.
Mario Bezzi, presidente della Sit, dopo la presentazione dell’avveniristico progetto che lo vede impegnato in prima persona, ha elencato una serie di progetti sul demanio sciabile e sui servizi aggiuntivi.
Per quanto concerne gli impianti sciistici, il progetto da portare avanti sarà quello della funicolare di collegamento, per risolvere i problemi di mobilità dei pedoni tra il Tonale e Ponte di Legno.
Si parla molto anche di destagionalizzazione in alta Valle: a questo proposito a fine giugno arriverà la “zip line”, per attraversare la Valbione sospesi nel vuoto e imbragati.
Si proseguirà poi nella realizzazione di altri parchi sul modello di quello molto apprezzato della Valsozzine: tre per rilanciare la zona del passo Gavia, Case di Viso e Sant’Apollonia. Altri fuori dall’abitato di Precasaglio, in Valbione e a Temù.
L’obiettivo è attirare sempre più turisti, non solo per il periodo invernale.