Anno nuovo, vita nuova…per il Museo Nazionale Archeologico della Vallecamonica.

Procedono come da cronoprogramma i lavori di adeguamento e sistemazione dell’immobile dell’Incubatore d’Imprese, ex-convento delle Suore Canossiane, che, grazie a un accordo con Invitalia è stato acquistato dal Comune di Cividate e interamente ristrutturato con fondi pubblici per ospitare il nuovo polo museale che racconterà la Vallecamonica romana.

lavori interni museo nuovo

Il trasloco da via Roma era invocato da tempo: il museo, dal 1981 allestito in un immobile all’ingresso sud del paese, avrà più finalmente più ampi e adeguati spazi espositivi, ma soprattutto godrà di una collocazione nel cuore della “civitas camunnorum” in diretto collegamento con l’area archeologica del foro e il Parco archeologico del Teatro e dell’anfiteatro.

Questa mattina a Cividate si è svolto un incontro dedicato soprattutto alla stampa, ma molto partecipato anche da numerosi sindaci e amministratori camuni, oltre che da altri adetti ai lavori. Nel corso della mattinata si è fatto il punto sulle opere finora svolte, ovvero l’adeguamento e la sistemazione architettonica dell’edificio, situato di fronte alla parrocchiale di Cividate, come da progetto curato dallo studio Volta di Brescia.

I lavori finora svolti sono stati presentati, con tanto di visita al cantiere, dalla direttrice del Museo, Serena Solano, affiancata dal direttore del Polo Museale Lombardo Stefano L’Occaso e dal sindaco di Cividate Camuno Cirillo Ballardini. Tutti sono stati concordi nell’affermare che quello che si sta preparando sarà il museo di tutta la Vallecamonica, non soltanto di Cividate. 

Presentazione nuovo museo

Il progetto, promosso dal Polo Museale della Lombardia e dal Comune di Cividate Camuno con la condivisione e la collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le Province di Bergamo e Brescia, prevede un netto ampliamento dell’offerta al pubblico e la presentazione di materiali inediti, all’interno di nuovi e più moderni percorsi espositivi che daranno più visibilità e spazio alle straordinarie testimonianze dell’incontro tra camuni e romani.

Naturalmente grande risalto verrà dato, nelle nuove e moderne sale espositive, alla maestosa statua della dea Minerva, rinvenuta nel santuario di Breno, così come al nudo eroico in marmo di Vezza d’Oglio dall’area del foro di Cividate Camuno, e alla porta in legno dalla casetta di Pescarzo di Capo di Ponte. Oltre ai corredi delle necropoli, fra cui preziosi oggetti in oro e argento da Borno, al tesoretto di monete d’oro da Braone e a una ricca collezione epigrafica, solo per citare gli elementi più di rilievo in possesso del museo, lunico in provincia di Brescia dedicato alla romanità.

I lavori di realizzazione del progetto architettonico sono a carico del Comune, che nell’operazione investe circa 500.000 euro. Una scommessa culturale, che intende dare maggiore rilievo al Museo Nazionale che sarà trasferito nel cuore della città, proprio di fronte alla chiesa parrocchiale. Il progetto architettonico è stato redatto dall’architetto Ilaria Volta dello studio di architettura Volta di Brescia. La direzione lavori è dell’ing. Gian Fedele Giorgi. La consegna lavori è prevista entro aprile.

Si potrà quindi porcedere all’allestimento e al trasferimento dei reperti, lavori a carico del Polo Museale per un importo di circa 400.000 euro. Contestualmente sono sempre a carico del Polo i lavori di studio, inventariazione dei reperti e restauro.

In attesa di scoprire il nuovo polo, la direttrice Serena Solano invita tutti a visitare l’attuale e storica sede del museo nazionale, per un saluto simbolico agli spazi, aperti dal 1981 in via Roma, nei pressi della rotonda allo svincolo della superstrada. Per incuriosire ulteriormente il pubblico, è stato creato un video con il supporto della Comunità Montana, il cui slogan è: “Ci stiamo facendo belli per voi”.