Un nuovo appello, attraverso il quotidiano Bresciaoggi questa volta, per tenere viva l’attenzione su quanto accaduto a novembre al loro padre.

Simona Gazzoli, affiancata dalla sorella Deborah, si affida ancora una volta alla stampa locale per rivolgersi a chi, quella maledetta domenica di novembre, ha sparato a Corteno Golgi, andando a colpire l’auto sulla quale viaggiava papà Giacomo, 71 anni.

L’uomo, trasportato d’urgenza al Civile con ferite alla schiena e alle natiche, è stato colpito da un proiettile di grosso calibro esploso da lunga distanza.

Gazzoli, residente a Braone, stava procedendo sulla strada comunale da Corteno verso l’abitato di Santicolo in compagnia della convivente. Sono passati due mesi, l’uomo è ancora su un letto d’ospedale (a Sondalo) e i medici non hanno ancora potuto stabilire se potrà tornare a camminare.

Se gli inquirenti non hanno ancora ricostruito un quadro probatorio in grado di giustificare eventuali provvedimenti della magistratura, le figlie non si danno per vinte e tornano di nuovo a chiedere giustizia: “Se ha una coscienza, invitiamo l’individuo che ha compiuto questo infame gesto a costituirsi” affermano Simona e Deborah Gazzoli a Bresciaoggi, chiedendo inoltre alle persone che hanno visto o che sanno qualcosa, e tacciono, magari per paura di eventuali ritorsioni, di collaborare invece con le forze dell’ordine.