Arriva la conferma da parte della Corte d’Appello di Brescia della condanna emessa l’autunno scorso di due fratelli siciliani accusati di rapina ai danni di due camuni di ritorno dalla Slovacchia nel novembre 2017.

 

I due camuni, un imprenditore di 56 anni ed un pensionato di 66 anni, durante una sosta sull’autostrada austriaca A2, erano stati fermati dai due siciliani ed un altro uomo, residente in Slovacchia, che li avevano derubati dei loro bagagli. Durante le indagini si era scoperto che nell’auto dei due camuni, che non si sono costituiti parte civile, erano presenti ricevute per alcuni prelievi per circa un milione di euro, ma il denaro non era nella macchina.

Durante il processo di primo grado era emerso che il denaro probabilmente si trovava in un altro mezzo. Lo slovacco aveva patteggiato la pena, mentre i due siciliani avevano affrontato il processo con rito abbreviato: nei giorni scorsi la conferma della condanna.