Una tradizione che si rinnova ogni Natale, quella della Parrocchia di San Michele Arcangelo di Gianico.
Un paese che da 27 anni espone in mostra numerosi presepi.
La particolarità è che sono rappresentazioni fatte dai bambini e dalle famiglie del paese, oltre che da artisti e appassionati. Tutti si sbizzarriscono per trovare i materiali, i soggetti e gli scenari più singolari. Quest’anno ad esempio si possono ammirare, tra gli altri, un presepe fatto col pane, una miniatura in un nido di vespe, la natività intagliata nel legno o un presepe fatto con le costruzioni Lego.
C’è l’imbarazzo della scelta quando viene consegnata al visitatore la scheda sulla quale votare il migliore presepe, per poi premiarlo nella domenica successiva all’Epifania.
Il 13 gennaio, come da tradizione, dopo la messa, è previsto il ritrovo nel teatro parrocchiale, dove quest’anno sono esposti 61 presepi, per le premiazioni. È una classifica, simbolica, perché il premio è uguale per tutti i partecipanti.
La tradizione dei presepi di Gianico nacque nel 1991, quando il concorso di presepi casalinghi venne rimpiazzato dall’idea di consegnare ai partecipanti un pannello sul quale realizzare la propria natività, per poi consegnarla in teatro. Da allora l’esposizione si è perfezionata, è cresciuta, ha ricevuto anche dei riconoscimenti – l’ultimo in ordine di tempo il primo premio nella categoria mostre e rassegne dell’MCL di Brescia – e si è fatta conoscere anche fuori dai confini della parrocchia, richiamando partecipanti anche da altre province.