Il Pgt di Angolo Terme in vigore prevedeva un consumo di suolo pari a 77 mila metri quadrati: la variante lo riduce a circa 47 mila.

Trentamila metri quadrati di suolo risparmiati, che allineano Angolo alla soglia prevista dalla Regione per il 2025.

Il Comune guidato da Alessandro Morandini ha approvato la prima variante al Piano di governo del territorio.

Cambiare le regole urbanistiche e mettere mano al Pgt, approvato nel 2013, era uno degli obiettivi dichiarati dalla squadra amministrativa. Si è arrivati all’approvazione a pochi mesi dalla fine del mandato, perché l’iter ha rispettato gli ultimi adeguamenti richiesti dalla legge regionale in materia di risparmio del suolo, come ha spiegato in consiglio comunale l’architetto Marco Tomasi, redattore della variante.

Sono state 52 le osservazioni presentate dai cittadini, quasi tutte per richiedere una riduzione delle aree di espansione abitativa.

L’ente locale ha poi eliminato dal piano due opere previste dalla precedente amministrazione, ritenute economicamente irrealizzabili: la funivia di collegamento tra il paese e le piste da sci del Colle Vareno e la variante che avrebbe dovuto alleggerire il traffico nel centro del paese. Via libera invece allo sviluppo del lago Moro, dove sono previsti percorsi pedonali e ciclabili, il completamento della passeggiata e nuovi parcheggi.

L’area dell’ex imbottigliamento del centro termale ritorna alla precedente destinazione. Si potrà quindi tornare a investire per far ripartire la storica «fabbrica» dell’acqua minerale.

Con la variante è stato proposto un percorso virtuoso ai proprietari di case che intendono ristrutturare: il versamento di una cauzione garantisce l’esecuzione di interventi che rispettano le nuove norme e l’utilizzo di dei materiali indicati. Inoltre viene agevolato il recupero degli edifici nelle zone agricole.