Nel calendario 2019 dell’Arma dei carabinieri sono riportati i 54 siti italiani tutelati dall’Unesco con immagini e menzioni.

Non poteva di certo mancare la Vallecamonica, con le sue incisioni, e in particolare Capo di Ponte.

Stampato e distribuito in circa un milione e mezzo di copie, il calendario 2019 celebra la ricorrenza dei 40 anni dell’inserimento del primo sito italiano nel Patrimonio mondiale dell’umanità.

Era il 1979 infatti quando le incisioni rupestri camune furono iscritte nel prestigioso registro.

Per questo, proprio nella prima pagina, quella del mese di gennaio, sono raffigurate le incisioni rupestri.

Nei giorni scorsi si è svolta a Roma la cerimonia di presentazione del calendario, nella scuola ufficiali carabinieri, cui ha preso parte anche il sindaco di Capo di Ponte Francesco Manella, invitato dal generale di corpo d’armata Giovanni Nistri, in collaborazione con il capitano dei carabinieri del Nucleo Radiomobile di Breno Filiberto Rosano e del maresciallo della stazione di Capo di Ponte Gaetano Schiattarella.

Di grande pregio la presentazione dei graffiti camuni durante la cerimonia, curata da Alberto Angela, con il quale il sindaco Manella si è fatto fotografare.