Una grande quantità di detriti e legname galleggia sulle acque del Sebino.

Ramaglie trasportate con tutta la furia di lunedì dal fiume Oglio, che a sua volta le ha ricevute dai torrenti.

Ora le stanno tentando di recuperare gli addetti della Manutenzione promozione laghi che si occupano della pulizia del Sebino.

L’Autorità di bacino nel frattempo ha emanato un’ordinanza di cauta navigazione per tutti i natanti, valida per dieci giorni.

Sul fronte basso lago, invece, l’emergenza nelle scorse ore è stata un’altra: decine di imbarcazioni ormeggiate nei vari porticcioli delle località rivierasche da Sarnico a Tavernola passando per Predore e Paratico, rotti gli ormeggi a causa delle raffiche di vento e del nubifragio, sono affondate.

Il livello del lago d’Iseo martedì sera alle 17 era pari a 71,5 centimetri sullo zero idrometrico di Sarnico contro i 38,4 registrati nella serata di lunedì e i -18 di sabato 27.

Il lago è rimasto negli argini nonostante la piena riversata dall’Oglio. L’invaso ha fatto da compensazione così come programmato dal Consorzio dell’Oglio, l’ente che ne regola il livello e permette i deflussi dalla chiusa di Sarnico. Fortuna ha voluto che il lago fosse a livelli minimi al momento del nubifragio.