Sulla Croce del Papa di Job a Cevo non c’erano segni di danneggiamento.
A dirlo sono stati, lunedì, i tecnici e gli operai che hanno lavorato sull’opera di Enrico Job, crollata quattro anni fa, provocando la morte di Marco Gusmini di Lovere. Nell’udienza del processo che si sta tenendo a Palazzo di Giustizia, gli operai hanno chiarito le loro mansioni e, soprattutto, hanno sottolineato quale fosse lo stato dell’opera: contrariamente a quanto affermato dai periti della Procura il 5 marzo scorso, secondo loro la Croce di Job non riportava nessun segno di deterioramento, e quindi era impossibile prevederne il crollo.
Il processo proseguirà il 28 maggio con la prossima udienza, mente il 2 luglio saranno ascoltati gli imputati: per il fatto sono indagati Marco Maffessoli, presidente dell’associazione ‘Croce del Papa’, don Filippo Stefani, parroco di Cevo, Elsa Belotti, Bortolino Balotti e Renato Zanoni, direttore dei lavori.