Una presidenza autorevole e di equilibrio, che deve essere ricoperta da un sindaco.
Questa la richiesta della Lega Nord camuna, attraverso il comunicato diffuso nelle scorse ore dal Commissario provinciale della Lega di Vallecamonica Elio Tomasi.
L’argomento caldo di questi giorni, che vede ovviamente interessati anche gli amministratori di schieramento leghista, è la nomina dei nuovi direttivi degli enti comprensoriali – Bim e Comunità Montana – dopo le elezioni di fine maggio.
Mentre i tre saggi – Alessandro Bonomelli, Corrado Tomasi e Mario Chiappini – sondano il terreno per valutare chi tra il presidente uscente di Comunità montana e Bim, Oliviero Valzelli, e l’ex primo cittadino di Breno, Sandro Farisoglio, possa risultare il preferito dal Gruppo civico, la Lega avanza la sua idea. Il Carrocccio camuno avrebbe dalla sua parte una decina di amministratori.
Le trattative sono in corso e la segreteria provinciale camuna fa appello a “un grande atto di responsabilità per garantire le giuste prospettive ai cittadini della Valle. È necessario unire gli sforzi, garantire una forte unità del territorio con proposte condivise, non perdere tempo in personalismi o in piccoli interessi di bottega” si legge nella nota diffusa “ma lavorare per garantire una rappresentanza forte alla nostra comunità valligiana, in grado di dialogare con tutti i livelli di governo: Provincia, Regione, Governo”.
Questo nuovo gruppo, aperto alla partecipazione di tutti, spiega la Lega, si pone l’obbiettivo di raggiungere l’unità di tutta la Vallecamonica per il governo della Comunità Montana e del Bim, con una Presidenza autorevole e di equilibrio che deve essere ricoperta, come precisa la nota, da un sindaco, “quale massima espressione istituzionale”.