Saranno evacuate quasi 12mila persone domenica 16 giugno per consentire le operazioni di disinnesco e brillamento di una bomba a Zocco di Adro.
Rinvenuto casualmente ad aprile in un campo, l’ordigno americano della Seconda Guerra Mondiale contiene circa 45 kg di esplosivo ancora all’interno della ogiva di metallo, infilatasi di punta nel terreno e mai esplosa.
Le operazioni di brillamento si svolgeranno sul posto tra le 8 e le 16 e saranno affidate agli artificieri del 10° Reggimento Genio Guastatori di Cremona. Imponenti le necessarie misure di sicurezza adottate nell’area compresa in un raggio di poco più di 2 chilometri dovrà essere deserta.
La zona rossa, a ridosso del punto di rinvenimento dell’ordigno ha un raggio di 800 metri e sarà totalmente evacuata: circa 1.200 residenti saranno fatti allontanare prima delle 8 e potranno far ritorno nelle loro case solo dopo la conclusione delle operazioni.
La zona gialla arriva fino a una distanza di 2km dal punto in cui giace la bomba. Interessa gli abitati di Adro, Erbusco, Palazzolo, Cologne e Capriolo, per un totale di circa 10mila residenti che dovranno scegliere se restare chiusi in casa senza possibilità di uscire (nemmeno sul balcone) oppure allontanarsi all’alba al pari dei residenti della zona rossa e far rientro dopo il brillamento.
Per gli sfollati saranno attivati due centri di accoglienza della Protezione civile.
Le operazioni imporranno inoltre la chiusura al traffico pedonale, ciclabile e veicolare in genere di tutte le strade comunali ricadenti nel perimetro della zona gialla, comprese le Strade provinciali 12, 17, 70 e 469. Chiusa anche l’autostrada A4: In direzione Milano è prevista la chiusura dei caselli di Ospitaletto, Rovato e Palazzolo, mentre in direzione Venezia saranno chiuse in entrata le stazioni di Grumello, Pontoglio e Palazzolo.
Anche il transito degli aerei sarà soggetto a limitazioni. Divieto totale di sorvolo in base alle disposizioni che saranno emesse da Aeronautica Militare e Enac, con la contestuale variazione del corridoio di atterraggio, in particolare, per i voli in arrivo ad Orio al Serio tra le 10.30 e le 12.30/13 circa. Nessuna ripercussione diretta, però, per i passeggeri, assicurano da Sacbo, la società di gestione dello scalo di Bergamo.