Potrebbe essere di natura dolosa l’incendio divampato venerdì pomeriggio, intorno alle ore 14:30, a Valle di Saviore.
Alcune persone hanno segnalato la presenza di fumo sulla strada comunale che porta alla località Fabrezza, uno dei luoghi maggiormente colpiti dalle forti piogge di fine ottobre. Il forte vento presente in zona e la velocità con cui le fiamme si stavano espandendo hanno convinto Gian Battista Sangalli, responsabile del settore Bonifica della Comunità Montana, a chiedere anche l’intervento dell’elicottero, dopo che le operazioni da terra, a cui hanno preso parte i Vigili del Fuoco di Edolo e Breno ed i volontari della Protezione Civile di Valle di Saviore e Cevo, stavano iniziando a diventare pericolose.
L’elicottero ha così preso l’acqua dal laghetto del Canneto di Ceto: le operazioni di bonifica si sono concluse solo in serata. Ad andare in fumo due ettari di bosco. Le indagini sono state affidate ai Carabinieri forestali di Cedegolo che, come detto, non escludono l’ipotesi dell’incendio doloso: a bordo della carreggiata da cui sarebbe scaturito il rogo, infatti, sarebbe stato rinvenuto del materiale combustibile.
Un altro incendio, invece, ha danneggiato giovedì un vecchio casolare nella zona rurale di Erbanno: il rogo sarebbe partito da una botte sotto il porticato. In questo caso, sul posto sono giunti i Vigili del Fuoco ed i Carabinieri di Darfo. La struttura in poco tempo è stata messa in sicurezza.