Turbata libertà degli incanti e tentata estorsione per la vendita di immobili.

 

Due arresti in Vallecamonica al termine di una complessa attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica di Brescia e condotta dai Carabinieri del nucleo operativo radiomobile di Breno.

Ai domiciliari sono finiti Domenico Benedetti, 69enne già direttore del Distretto veterinario dell’ex Asl di Vallecamonica–Sebino e Franco Bara, 73enne amministratore di una società immobiliare di Costa Volpino.

Indagati in stato di libertà per il reato di concorso in turbativa d’asta anche un ingegnere 41enne di Esine due imprenditori di 52 e 42 anni, rispettivamente di Cividate e di Esine, e un artigiano di 55 anni, anch’egli esinese.

La vicenda ha avuto inizio a fine 2018: l’artigiano 55enne si era aggiudicato all’asta un immobile situato in via Colleoni a Esine per 50mila euro.

Al momento di visionare l’appartamento, l’uomo era stato avvicinato dall’ex dirigente Asl, che si era detto disponibile a fare da intermediario, garantendo, dietro ricompensa, che il prezzo non sarebbe salito rispetto alla base d’asta perché nessun altro avrebbe preso parte alla vendita.

Ecco quindi che l’acquirente ha dato al 69enne 5mila euro, più altri 12mila in un secondo momento, sotto minaccia.

Effettivamente l’artigiano si è aggiudicato l’immobile, ma ha deciso di denunciare l’estorsione.

L’acquirente ha consegnato i file audio e le conversazioni contenute nel suo smartphone ai Carabinieri, che hanno indagato, scoprendo che anche su altri due appartamenti della zona era stato utilizzato lo stesso escamotage.

La turbativa d’asta è stata contestata anche alla “vittima”, che ha beneficiato dell’illecito accordo.