Un nuovo processo sul caso ex Selca.
Si tornerà in aula il 2 marzo del 2020. A rispondere di inquinamento ambientale per la mancata bonifica di 23 mila metri cubi di celle elettrolitiche provenienti dall’Australia all’interno dell’azienda siderurgica di Forno Allione (fallita nel 2010) saranno quattro dei cinque imputati finiti in udienza preliminare.
Lo ha stabilito il gup Giulia Costantino mercoledì in merito al fascicolo “Selca Bis”.
Dopo aver raccolto le conclusioni della difesa ha deciso il non luogo a procedere per Giacomo Ducoli, curatore fallimentare dell’azienda camuna, sollevandolo da ogni responsabilità.
Disposto il rinvio a giudizio invece per gli altri indagati: Flavio Bettoni, titolare della Selca, Piergiorgio Bosio, Ettore Vacchina e Michele Carta Mantiglia, dirigenti dell’azienda.
Andate in prescrizione le contestazioni per il traffico internazionale di rifiuti per le quali Bettoni era già stato processato ed assolto, con sentenza già definitiva, insieme al fratello Ivano.
Parallelamente all rinvio a giudizio per omessa bonifica, prosegue l’iter di riavvio della produzione nel sito industriale dell’alta Valle, con l’acquisizione da parte di Lucchini RS di Lovere.