La tassa di soggiorno è approdata anche in alta Vallecamonica.
Entrerà in vigore il primo giugno, come deciso dall’Unione dei Comuni con una delibera dell’assemblea di fine marzo.
Ad applicarla saranno cinque dei sei Comuni aderenti all’Unione: Ponte di Legno, Temù, Vione, Vezza d’Oglio e Incudine. Monno, da sempre contrario all’imposta, non la applicherà.
La tassa, come già avviene da tempo in numerose località turistiche, sarà pagata solo dai turisti, non residenti nei cinque Comuni, che alloggiano nelle strutture ricettive di Ponte, Temù, Vione, Vezza e Incudine.
Nelle strutture alberghiere come alberghi, garnì e residenze turistico-alberghiere a una o due stelle costerà 1,20 euro, mentre in quelle a tre stelle o superior 1,50 euro. In quelle a quattro stelle, superior e cinque stelle 1,80 euro.
Nelle strutture non alberghiere (rifugi, bed&breakfast, cav, ostelli perla gioventù, alberghi diffusi, locande e foresterie) e in quelle all’aria aperta (campeggi e aree di sosta) la tassa di soggiorno ammonterà a 1,20 euro.
Esenti gli iscritti all’anagrafe dei residenti nei Comuni dell’Unione, i minori di 14 anni, i diversamente abili non autosufficienti e i loro accompagnatori, gli appartenenti alle forze di polizia statale, provinciale e locale e i vigili del fuoco che pernottano in servizio.
Non pagheranno l’imposta nemmeno i volontari che prestano servizio per appuntamenti organizzati dall’Unione, dalle Amministrazioni comunali, provinciale e regionale o per emergenze ambientali, chi alloggia per fronteggiare situazioni di emergenza e per soccorso umanitario, oltre al personale dipendente della struttura ricettiva.
L’obiettivo, una volta fatta cassa con questa tassa, sarà finanziare investimenti e interventi a favore dell’economia turistica dell’area.