Che qualcosa non andasse si è capito a mezzogiorno di lunedì, quando la cerimonia di proclamazione degli eletti è stata fatta slittare, per poi essere rinviata a mercoledì.

All’indomani delle elezioni per il rinnovo del Consiglio provinciale di Brescia, avvenuto domenica 17, oltre al sorpasso del centrodestra ai danni del centrosinistra, che ha sancito un ribaltamento dei rapporti di forza in Broletto, si è assistito a un altro colpo di scena.

Se a scrutinio completato l’ultimo degli eletti del centrosinistra Comunità e Territorio pareva essere stato Gianmaria Giraudini, sindaco di Villa Carcina, lunedì mattina Gianbattista Sarnico, sindaco di Ospitaletto si è detto certo che le preferenze attribuitegli nella sezione rossa (quella riservata al voto di sindaci e consiglieri comunali di realtà tra i 10.001 e i 30.000 abitanti) fossero state una in meno rispetto a quelle effettivamente espresse dagli elettori.

Secondo Sarnico, 24 tra sindaci e consiglieri votanti in quella specifica sezione gli avevano garantito di avere mantenuto la parola data, e dunque di avere scritto il suo nome sulla scheda.

Il sindaco di Ospitaletto ha così chiesto alla segreteria generale del Broletto un riconteggio delle schede di quella sezione.

Richiesta accolta: il controllo ha effettivamente comprovato quanto sostenuto dal sindaco di Ospitaletto, ribaltando il quadro finale in casa centrosinistra. E facendo entrare in consiglio Sarnico anziché Giraudini.

Ora il sindaco di Villa Carcina Giraudini potrebbe appellarsi al Tar.