Dopo due giorni, Brescia perde il bollino rosso di città tra le più calde d’Italia.

 

Nella giornata di sabato, infatti, le temperature nel Bresciano sono scese, restando comunque con minime di 22 gradi e massime di 32 gradi. I due giorni appena trascorsi hanno provocato non pochi disagi, con un aumento delle chiamate al 118 del 20% e qualche ricovero al Pronto Soccorso.

A risentirne di più, però, sono stati i pendolari, con treni sospesi perchè senza impianto di condizionamento idoneo o fermi per colpa del motore in tilt. Numerosi i treni soppressi venerdì da Trenord sulle sue linee, decisione che però non ha migliorato molto la situazione.

In Provincia non è andata meglio: temperature sopra la media anche in Vallecamonica e sul lago d’Iseo: Sale Marasino tra le località più calde, con picchi di 39 gradi. Anche qui, però, da oggi è previsto un calo delle temperature.