Arriva dalla Regione Lombardia l’ok per la caccia ai cinghiali in selezione.
Una decisione che segue le numerose proteste causate dalla presenza eccessiva degli ungulati sul territorio, compresa la Provincia di Brescia, con episodi recenti accaduti anche nella zona di Iseo, dove un uomo è stato attaccato da un cinghiale femmina che stava difendendo i propri cuccioli, e di Pisogne, con i campi di alcuni agricoltori devastati dal loro passaggio.
Il piano di caccia in selezione prevede il prelievo, fino a gennaio, di 182 esemplari: vi potranno partecipare i cacciatori con l’abilitazione e con fucile ad anima rigata. Per facilitare il prelievo in selezione è stata introdotta la possibilità di foraggiamento.
‘I cinghiali rappresentano un problema per la sicurezza delle persone e per l’agricoltura’, ha commentato Fabio Rolfi, assessore regionale all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi Verdi, ‘servono un approccio non ideologico ed un’alleanza stretta tra cacciatori ed agricoltori’. Per quanto riguarda i danni ai terreni, per Rolfi va modificato il regime ‘de minimis’ per permettere agli agricoltori un risarcimento totale e non al 30%.