Non solo Piazza Mercato a Breno.
La Sovrintendenza, in questi giorni, è stata chiamata ad intervenire anche ad Ono San Pietro, dove si sta verificando un episodio simile a quanto accaduto a Breno. Durante i lavori di scavo per realizzare la strada di collegamento tra le vie Mossino e Zeva, parcheggi e box interrati, infatti, sono stati rivenuti dei resti che risalirebbero alla transizione tra la popolazione originaria della Valle e quella romanizzata.
Nello specifico, ad Ono San Pietro sono stati trovati resti di oggetti ceramici, un tratto di muro ed alcune pietre: secondo Serena Solano, archeologa e direttrice del Museo Archeologico nazionale di Cividate Camuno, questi resti potrebbero essere ricondotti al primo nucleo insediativo ad Ono San Pietro, ed avrebbero una contiguità con la casa romana di Pescarzo di Capo di Ponte scoperta nel 1995.
I ritrovamenti, anche in questo caso, hanno fermato i lavori, ma Elena Broggi, sindaco del paese, preferisce non sbilanciarsi sui tempi di ripresa per un progetto a cui si pensa da anni, dopo l’acquisizione da parte del Comune del terreno adiacente da parte di un privato che aveva portato ad un esproprio, ad un ricorso al Tar ed ad un accordo.
[Foto da Bresciaoggi]