Elezioni europee, ecco le preferenze espresse dagli elettori della provincia di Brescia.

Dopo Salvini, al secondo posto c’è il candidato bresciano del Pd ed ex presidente della Provincia, Pierluigi Mottinelli, con 19.098 preferenze, mentre al terzo posto si colloca l’europarlamentare uscente della Lega Danilo Oscar Lancini con 18.476 voti.

Seguono l’altra candidata bresciana della Lega ed ex vicesindaco di Salò Stefania Zambelli (13.456), il capolista del Pd Giuliano Pisapia (13.322) e Silvio Berlusconi (13.228).

Passando alle performance dei singoli candidati bresciani, la Lega fa il pieno con Oscar Lancini e Stefania Zambelli, che sono anche gli unici due europarlamentari del territorio eletti a Strasburgo (inisieme al loverese Marco Zatti per la bergamasca).

Cinque anni fa Lancini non era stato eletto ed era subentrato nell’Europarlamento solo nel 2017 surrogando il dimissionario Matteo Salvini. Allora aveva ottenuto 12.510 preferenze, quest’anno ne ha raccolte 6mila in più.

Per quanto riguarda il Pd, confrontando il risultato registrato da Mottinelli con quello ottenuto nel 2014 dall’europarlamentare uscente del Pd bresciano, Luigi Morgano, la distanza è evidente. Allora Morgano, oltre alle 28.527 preferenze raccolte nel Bresciano (contro le 19.098 oggi di Mottinelli) nell’intera circoscrizione arrivò a quota 41.428.

Il risultato finale di Mottinelli è stato di 23.646 preferenze. Nella sua Cedegolo ha preso 303 preferenze, facendo volare il Pd al 48% (più del doppio rispetto alla media provinciale). A fine scrutinio l’ex presidente del Btroletto è all’undicesimo posto in lista, dopo l’altra candidata bresciana, Caterina Avanza, che è all’ottavo posto nella classifica delle preferenze.

In Forza Italia c’è da registrare il quarto posto dell’ex assessore regionale Mauro Parolini che ha ottenuto nella circoscrizione 17.411 preferenze. Numeri che però non gli hanno assicurato il seggio a Strasburgo per il risultato complessivo di Forza Italia, che si è fermata all’8,8 per cento.