A poche ore dalle elezioni, Giovan Battista Bernardi, sindaco di Berzo Demo, ha ricevuto un avviso di garanzia.

 

Il sindaco uscente dovrà rispondere davanti al Pm dell’accusa di calunnia di cui sarebbe colpevole. I fatti risalgono alla fine dell’anno scorso, quando Bernardi querelò una testata giornalistica, un giornalista ed un cittadino perché hanno riportato la notizia secondo cui il sindaco forniva materiali al proprio Comune ed all’Unione dei Comuni della Valsaviore (di cui Berzo Demo fa parte) tramite la propria azienda.

Dopo aver ottenuto le dovute prove, però, il Pm ha chiesto il rinvio a giudizio di Bernardi, che è passato da querelante ad accusato. Depositando la querela pur sapendo che gli accusati erano innocenti, sostiene il Pm, Bernardi avrebbe commesso il reato di calunnia, per cui la condanna va dai due ai sei anni. Il sindaco si difenderà in Tribunale, non prima però di aver affrontato le urne: la sua lista è l’unica presente a Berzo Demo. Nel caso non raggiungesse il quorum, il Comune sarà commissariato.