Come qualcuno aveva ipotizzato, la chiazza nerastra che nel giorno di Pasquetta è comparsa sul lago d’Iseo, al confine tra Costa Volpino e Pisogne, è stata causata dalle operazioni di spegnimento dell’incendio alla Valcart di Rogno, avvenuto il giorno prima.
Le analisi dei tecnici dell’Arpa hanno infatti confermato che le chiazza contiene idrocarburi: Legambiente aveva ipotizzato un nesso con quanto accaduto nell’azienda specializzata in trattamento rifiuti. Probabilmente, una parte delle acque di spegnimento del rogo, che come da procedura sono finite nelle vasche di contenimento pioggia dell’azienda, è fuoriuscita, finendo direttamente nell’impianto fognario comunale, e da lì prima nel fiume Oglio e poi nel Sebino.
La chiazza, ora, continua ad essere monitorata: nei giorni scorsi la Provincia di Bergamo, con i Comuni di Rogno e Costa Volpino, ha posizionato dei galleggianti per contenere la macchia, mentre l’Arpa continuerà le analisi dei filtri del campionatore ad alto volume posizionato nei giorni scorsi.