Tre filoni di finanziamenti per interventi di ripristino e prevenzione per danni da maltempo e difesa del suolo.
L’assessore regionale al Territorio e Protezione civile Pietro Foroni li ha illustrati giovedì a Brescia, incontrando gli amministratori locali.
La prima tranche da 15 milioni di euro deriva da fondi assegnati dal Dipartimento della Protezione civile, su proposta della Regione Lombardia, per interventi a riparazione dei danni causati dalla cosiddetta Tempesta Vaia del 29 ottobre 2018.
Gli interventi sono già in via di progettazione e verranno realizzati da Comuni, Comunità montane e società interamente pubbliche in qualità di Enti Attuatori, che dovranno impegnarsi, come stabilito dal Governo, a stipulare i contratti con le imprese aggiudicatarie entro il 30 settembre 2019, pena la perdita del finanziamento.
Per la provincia di Brescia sono stati individuati 29 interventi prioritari per un totale di 3,3 milioni di euro, che si aggiungono ai 513mila euro per 15 interventi di somma urgenza e ai 4 milioni di euro per interventi di mitigazione del rischio idrogeologico. A questi si sommano altri 3,2 milioni di euro per interventi di ripristino forestale. Sono inoltre stati messi a disposizione anche 4,2 milioni di euro per il ristoro dei danni ai privati (1,7 mln) e alle attività produttive (2,6 mln).
A Paspardo stanno per aprire i cantieri per l’opera di regimazione idraulica in Valle di Solif.
Dei quattro progetti che hanno la priorità altri due si trovano in Vallcamonica: la messa in sicurezza definitiva della Val Rabbia a Sonico e la neutralizzazione della frana in località Roncaglia a Pian Camuno, cui si aggiungono lo scudo anti-crolli alla Madonna del Corno di Provaglio d’Iseo e le vasche di laminazione del torrente Canale a Cellatica. Solo queste quattro opere valgono 7.376.000 euro.
A questo pacchetto di risorse si dovranno aggiungere 16,5 milioni di euro stanziati dalla Regione per il triennio 2019-2021 per finanziare un’ulteriore mitigazione del rischio idrogeologico nel territorio bresciano.
Brescia usufruirà anche dei fondi Proteggi Italia varati dal ministero dell’Ambiente. Un pacchetto che, per la Lombardia, vale 80 milioni di euro per 3 anni (30 milioni per il 2019, 20 per il 2020 e 30 per il 2021) per opere di contenimento del rischio idrogeologico.