E’ stato liberato Sergio Zanotti, l’imprenditore di Marone finito nelle mani dei rapitori in Siria nel 2016.

 

L’annuncio è stato dato da Giuseppe Conte, Presidente del Consiglio, a termine della sua giornata a Brescia. Zanotti aveva fatto perdere le sue tracce durante un viaggio di lavoro in Turchia: da quel momento non si erano avute più sue notizie.

L’uomo era poi comparso in un video, inviato all’ex compagna, in cui i suoi rapitori lo minacciavano di uccidere e chiedevano di essere contattati dalle autorità italiane. A quel video ne seguirono altri, molto simili tra di loro, che ritraevano un Zanotti stanco, in ginocchio.

Nell’estate del 2017 arrivò anche un ultimatum da parte dei rapitori: alla sua scadenza questi avevano fatto intendere che non ci sarebbe stato più nulla da fare per salvare l’uomo. Ora, la liberazione, a conclusione, spiega Conte, ‘di una complessa e delicata attività di intelligence, investigativa e diplomatica’. Zanotti, aggiunge il Primo Ministro, ‘appare in buone condizioni generali e tra qualche ora rientrerà in Italia’.