Anche la Vallecamonica ha ospitato al Centro Congressi di Darfo Boario Terme la presentazione del 23° rapporto sull’economia globale e l’Italia “Il Mondo cambia pelle?” promosso da Ubi Banca e dal Centro Einaudi e curato dall’economista Mario Deaglio.
Le parole di Stefano Vittorio Kuhn, responsabile macro area territoriale Brescia e Nord Est per Ubi Banca: “Siamo in una fase di grande cambiamento. Oggi vogliamo comprendere quali sono gli elementi che in questa fase stanno caratterizzando il contesto. Gli ultimi dieci anni il sistema bancario italiano ha risentito della forte crisi. Ora stiamo assistendo a una sorta di selezione della specie e prevediamo che ci saranno meno banche ma più solide”. Secondo Kuhn, nello specifico, l’imprenditoria della Vallecamonica ha una capacità di resilienza, di saper resistere ed adattarsi e di confrontarsi con situazioni complesse.
Efraim Mussinelli, direttore territoriale Valle Camonica – Valtellina Ubi Banca ha analizzato il fatto che ci sia sempre più competizione a livello economico: “Chi non riesce ad adeguarsi velocemente ai grandi cambiamenti di sistema è destinato a sopperire. Vale anche per le banche” Mussinelli, passando l’aspetto locale ha detto: “In Vallecamonica le famiglie continuano a risparmiare, i redditi non sono diminuiti e questo va a vantaggio delle imprese sia in termini di durata sia in termini di quantità, sia in termini di specificità”.
Nel corso del rapporto sull’economia globale si è parlato del mondo in continua mutazione, del “cambio di pelle” che dava il titolo all’evento. Il mutamento ha interessato naturalmente anche il lavoro e la produzione industriale italiana.
Deaglio, che da 23 anni cura il Rapporto, ha precisato: “L’Italia deve cambiare pelle non una volta, ma almeno due: mentre gli altri facevano riforme strutturali importanti, noi siamo rimasti quasi fermi. lo sta già compiendo, questo mutamento, per quanto riguarda la sua struttura produttiva”.
Ne è emerso però che la provincia di Brescia può essere considerata un’isola felice. Lo hanno confermato i due imprenditori locali che hanno preso parte alla tavola rotonda finale, Giorgio Buzzi – amministratore delegato del Gruppo Lucefin di Esine – e Giovanni Spatti, presidente Gruppo Camuna Prefabbricati e coordinatore di zona Valle Camonica dell’Associazione industriale bresciana. Buzzi ha affermato: “In Vallecamonica si rispecchia quello che sta accadendo in tutt’Italia. Si può dire comunque che in Valle esiste ancora il valore aggiunto della manodopera e delle persone, che rappresentano quel plus che oggi ci permette di rimanere nel mercato a determinati livelli”.