Un imprenditore di 55 anni di Clusone e cinque bresciani di Pisogne, tra i 38 ed i 43 anni, sono finiti nei guai dopo una verifica fiscale effettuata dalla Guardia di Finanza.

 

I militari della stazione di Clusone, durante una verifica nei confronti di una società di Rovetta di proprietà del 55enne, hanno scoperto costi in parte non inerenti all’attività d’impresa e ritenuti fittizi. L’ispezione ha portato alla scoperta di alcuni reati fiscali, oltre che a fatture legate ad operazioni inesistenti per un totale di 380mila euro, emesse da due società, una di Pisogne ed una di Lovere, rivelatesi delle società di comodo, utili per emettere fatture false.

I reati contestati ammontano ad oltre un milione di euro: la Guardia di Finanza ha sequestrato l’intera somma considerata oggetto della frode, 153mila euro di vantaggio patrimoniale ricavato dalle fatture false. La somma è stata fatta confluire al Fondo Unico di Giustizia, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.