Brescia e provincia al terzo posto il Lombardia per numero di beni confiscati alla mafia.
Il 70% delle confische sono state firmate dalla Procura e dalla Corte d’Appello di Brescia dopo inchieste locali.
Emerge quindi che nel Bresciano sono 232 i beni – terreni, appartamenti, villette e garage – costruiti o acquistati con soldi sporchi, provento di attività illecite riconducibili alla criminalità organizzata, attualmente confiscati.
Di questi, 123 sono in gestione e ancora da assegnare e 109 già destinati.
Numerosi si trovano anche in Vallecamonica, com’era già emerso una decina di giorni fa nel corso di un incontro organizzato a Darfo da Libera di Vallecamonica. L’elenco è ora aggiornato in virtù di provvedimenti resi definitivi.
In ordine alfabetico, nei dati diffusi da Open Regio, troviamo Breno, con un terreno e due unità immobiliari, tutti già destinati. Segue Corteno Golgi, con un immobile da destinare.
A Darfo ci sono tre beni sequestrati, ancora in fase di assegnazione, mentre a Gianico i tre beni in questione sono già stati destinati.
Per il Sebino figurano nell’elenco Iseo e Marone, rispettivamente con uno e due beni confiscati.
A Paspardo è stato sequestrato un immobile, già destinato.
Dopo Torbole e Chiari, Piancamuno è il paese della provincia con il maggior numero di beni confiscati: ben 11, tutti da destinare. Segue Piancogno, con 7 immobili da assegnare.
Un piccolo paese come Prestine risulta avere tre beni confiscati, uno già assegnato e due da destinare. Infine c’è Sellero, con tre immobili già assegnati.