Anche la Guardia di Finanza di Pisogne ha preso parte all’operazione “Imballaggi sicuri” condotta dalla Guardia di Finanza di Lecce.
E c’è anche un bresciano fra le tre persone finite in manette per aver creato società che accumulavano debiti tributari e poi le cedevano a bulgari che le trasferivano fittiziamente all’estero.
L’imprenditore è stato arrestato venerdì mattina dai finanzieri di Pisogne nel contesto dell’operazione che ha portato anche ad indagare altre cinque persone.
Il meccanismo utilizzato dal sodalizio sgominato dai militari era riuscito a sottrarre a imposizione più di 30 milioni per una corrispondente evasione di imposta (tra Ires ed Iva) di quasi 14 milioni di euro.
Stando a quanto ricostruito dalle indagini delle Fiamme Gialle, il bresciano aiutava un salentino, anch’egli finito a trasferire denaro in Slovenia e, attraverso fatture per operazioni inesistenti e con la costituzione di società cartiere ad hoc, ha riciclato oltre un milione di euro proveniente dall’evasione fiscale, spostando il denaro su conti correnti di istituti di credito esteri.
Le società intestate all’imprenditore bresciano avevano sede presso il suo studio professionale.
Nella stessa operazione i militari della Gdf hanno eseguito il sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente, del valore di oltre 12 milioni di euro, nei confronti dei beni e delle disponibilità finanziarie in capo a tutte le persone coinvolte nell’indagine.