La fine di febbraio e l’inizo del mese di marzo è un passaggio significativo ad Aprica con il “Sunà da mars” e la “Festa par i sciori”.

Il “Sunà da mars”, legata alla tradizione rurale e al risveglio dell’erba, è una tradizione antica che ogni anno si ripete nel paese della Valtellina. 

Gli “scampanatori” partono in direzione della Piazza suonando (sunà) “bronse” e “sampogn”, diversi tipi di campanacci. Qui si mangia il mach, piatto tipico della giornata.

Anzichè svolgersi come da tradizione il 28 febbraio, quest’anno si è scelto di spostare l’evento a sabato 2 marzo, per agevolare la partecipazione sia dei turisti che dei tanti gruppi folkloristici valtellinesi e delle vicine Valcamonica e Valposchiavo.

Pochi giorni dopo quest’anno cade la “Festa par i sciori” a S. Pietro di Aprica, che da quattordici anni si svolge il giovedì del carnevale ambrosiano, quest’anno il 7 marzo.

I contradaioli aprono le cantine e i fienili, esponendo vecchi oggetti e cucinando piatti della tradizione locale, mettendo in scena mestieri, sapori e costumi di un tempo.

In accordo con i promotori della manifestazione, la Pro Loco di Aprica ha scelto di destinare il ricavato alla LILT di Sondrio per contribuire al progetto “Spazio prevenzione tumori del cavo orale”, in collaborazione con l’ASST di Sondrio.