Sotto sequestro il sito dell’ex acciaieria Ols che da un anno ormai è diventato una discarica a cielo aperto.

E’ stato deciso dopo il sopralluogo effettuato lunedì con la polizia locale pisognese e il direttore dell’Ufficio tecnico del Comune.

Dopo l’indignazione di tanti cittadini, il tam tam sui social e l’inchiesta di Alessandro Romele finita su Bresciaoggi e Teleboario, i carabinieri forestali della stazione di Pisogne hanno deciso di mettere i sigilli alla discarica abusiva e diffusa nata negli anni nell’area della vecchia Ols, a cavallo tra Pisogne e Costa Volpino.

Qui si trovano rifiuti di ogni genere: elettrodomestici, sacchi neri, vetri e bottiglie, contenitori di sostanze chimiche e addirittura un’automobile.

La pulizia della zona, avvenuta un paio di anni fa per volontà dei Comuni di Pisogne e Costa Volpino, non è servita a molto: in poco tempo, l’ex Ols è tornata al degrado.

Ecco quindi la svolta, attuata con l’autorizzazione della magistratura e arrivata dopo le numerose segnalazioni ai due sindaci Invernici e Bonomelli e all’ex Asl e dopo la pubblicazione dell’inchiesta sui media locali.

I militari hanno posto sotto sequestro penale l’area, nella quale, in attesa che la situazione venga notificata al curatore fallimentare dell’ex acciaieria, sarà vietato l’accesso a chiunque.