Mentre proseguono i lavori a Seradina e Bedolina a Capo di Ponte, il progetto ‘A ciascuno il suo passo’ continua ad attirare l’attenzione anche all’estero.

 

L’iniziativa, volta a rendere accessibili anche ai diversamente abili i percorsi per visitare i parchi archeologici camuni del sito Unesco, ha infatti ricevuto una nomination al Premio internazionale di architettura contemporanea Mies van der Rohe 2019.

La nomination riguarda il lavoro svolto dallo Studio Babau di Modena per la Riserva naturale delle incisioni rupestri di Ceto, Cimbergo e Paspardo. In tutto sono 383 le opere in gara, di cui 17 in Italia. Tra queste, anche quella camuna, che si è focalizzata nel favorire l’accesso alla disabilità di tipo multisensoriale. Delle oltre 300 opere, la giuria ne selezionerà 40, da cui usciranno i 5 progetti finalisti. La premiazione avverrà a maggio 2019.