Mentre in Regione si decidevano i nuovi nomi di chi avrebbe guidato la sanità lombarda, a Sondrio si festeggiavano i tre anni dell’Ats della Montagna.
Una realtà che ha portato numerose novità, non sempre apprezzate dai camuni, che da tempo chiedono maggiore autonomia da Sondrio. Sarà stato anche per questo che, lunedì, all’incontro celebrativo tenuto da Beatrice Stasi, direttore uscente (al suo posto Lorella Cecconami) hanno partecipato poche autorità dalla Vallecamonica: l’unico sindaco presente era Gianbettino Polonioli, primo cittadino di Cimbergo.
La Stasi ha tracciato il bilancio delle attività del triennio, sottolineando che i 509 milioni di euro utilizzati vengono spesi per 340mila cittadini, di cui 108mila cronici. Tra i progetti lanciati, l’Arnica, l’Ottobre Rosa, gli screening ed, in Vallecamonica, l’ampliamento del progetto della Buona scuola a favore dell’insegnamento dell’utilizzo dei defibrillatori. ‘E’ un territorio difficile’ ha detto la Stasi a proposito della Valle, ‘perché ha spinte autonomiste forti, ma ha la possibilità di accedere a budget di un bacino con risorse più ampie’.