Da Milano a Monaco in bicicletta.

 

E’ il sogno di cui si è parlato nei giorni scorsi in un convegno che si è tenuto a Lovere ed a cui ha partecipato, oltre alla Comunità montana di Vallecamonica, che si sta facendo portavoce di questo progetto, anche Claudia Maria Terzi, assessore regionale alle Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile.

Proprio la Regione dovrebbe diventare l’ente capofila dell’iniziativa, che vedrebbe le piste ciclabili della Vallecamonica protagoniste. Ovviamente, per far sì che il progetto si realizzi bisogna lavorare su quei tratti ancora da sistemare, come al Tonale ed allo snodo di Costa Volpino, mentre sono in corso i lavori a Pontagna di Temù e nella zona industriale di Darfo.

Il vero ostacolo sembra essere rappresentato dal tratto bergamasco,  35 chilometri tutti da realizzare. In totale, però, sono 600 i chilometri di piste da sistemare. Un’idea che arriva da Dario Furlanetto, ex direttore del Parco dell’Adamello e che vuole valorizzare la mobilità su due ruote, grande risorsa anche dal punto di vista economico: un giro da sessanta miliardi di euro in tutta Europa, che vede tedeschi ed olandesi interessati al territorio camuno ed a ciò che potrebbe offrire ai suoi numerosi appassionati di bici.