Le piogge di fine ottobre non hanno creato danni solo alle strade ed ai boschi.
Numerosi paesi, infatti, dopo l’ondata di pioggia e vento ha dovuto fare i conti anche con i danni provocati ai tralicci dell’elettricità, che si traducono in mancanza di corrente elettrica in numerose abitazioni. ‘La situazione è critica in tutta la Vallecamonica’, ha detto a Radio Voce Camuna Gian Battista Sangalli, a capo del servizio Foreste e Bonifica della Comunità Montana, ‘gran parte delle linee elettriche di bassa e media tensione sono interrotte’.
I danni subiti sono ingenti: ‘Non solo abbiamo i cavi tranciati, ma anche i tralicci piegati o a terra. In questo momento le imprese incaricate da Enel per il ripristino sono state dirottate in Veneto: o ci sono allacciamenti di fortuna o in alcune situazioni, come a Pezzo o Precasaglio, l’energia viene fornita tramite generatori’.
Una situazione che riguarda soprattutto le frazioni: ‘Zoanno, Anfurro, Astrio, tutta la Valle di Paisco. Ma interruzioni di energia elettrica ci sono state un po’ ovunque, a macchia di leopardo, soprattutto nelle zone periferiche, dove le linee aeree erano più esposte alla caduta degli alberi’.
Sangalli non si sbilancia sulla quantificazione dei danni: ‘Probabilmente centinaia di migliaia di euro, in alcuni casi bisogna ricostruire dei tralicci ex novo’. La situazione riporta alla luce un tema, come quello dell’interramento delle linee elettriche, su cui Sangalli insiste: ‘Ribadisco con forza questo concetto, condiviso politicamente dalla Comunità Montana. Le linee elettriche e telefoniche aeree rappresentano un problema non solo dal punto di vista paesaggistico, ma anche sotto il profilo della sicurezza e della continuità del servizio. La speranza è che l’esperienza insegni perché Enel si indirizzi sempre più verso l’interramento che scongiura, in maniera assoluta, il rischio di ulteriori fenomeni che saranno estremamente probabili visti i cambiamenti climatici in corso’.
Ed Enel cosa dice? ‘In questo momento’, chiude Sangalli, ‘stiamo verificando una serie di progettazioni finanziati con il progetto nazionale Resilienza, che prevede il rafforzamento di alcune linee di alta tensione anche in Vallecamonica. Quest’operazione capita a punti, perché cercheremo di convincere Enel ad interrare la maggior parte di questi prodotti’.