In attesa di sviluppi sui fatti di Santicolo, si registra la presa di posizione della Lega per l’abolizione della caccia, Lac.

 

In una nota parla di “un’altra atroce vicenda che ha sollevato il velo di omertà che copre molti di questi episodi di quella che è ormai una vera emergenza nazionale”.

L’associazione punta il dito contro l’attività venatoria: “Le doppiette rappresentano un autentico problema di ordine pubblico, la potenza delle armi usate (carabine con gittata chilometrica) rende la caccia agli ungulati (e tra queste la braccata al cinghiale) la più pericolosa in assoluto”.

Secondo la Lac “sono ormai diventati troppi i privilegi a favore di questa minoranza armata, complessivamente scesa a circa 465.000 in Italia e non così amata dall’opinione pubblica. Ci sono norme troppo permissive e pericolose”.

La Lega mette in discussione anche i rinnovi dei permessi per la detenzione di armi da caccia e conferma di aver inviato lo scorso 29 ottobre, insieme ad altre associazioni, un appello al Parlamento sugli incidenti di caccia, chiedendo un giro di vite: “Tra le misure richieste – spiega Lac – vi è l’introduzione del divieto di sparare la domenica, giornata in cui famiglie e bambini frequentano campagne e boschi”.