Il Consiglio di Stato il 5 novembre scorso ha respinto il ricorso presentato dai cacciatori che chiedevano di ripristinare a 400 metri la distanza dei capanni da caccia dalle Lamette, all’interno della Riserva delle Torbiere.

 

Quattro anni fa, i cacciatori fecero effettuare una valutazione d’incidenza per la caccia in acqua ed a terra, ottenendo parere positivo della Riserva. La valutazione si affiancò a quella dell’Ente, ritenuta incompleta dalla Comunità Europea. Nel 2016, la Riserva chiese ai cacciatori una nuova valutazione, che non fu mai realizzata.

La Riserva, così, ne effettuò una nuova, la ‘Vinca’. Questa ha imposto una distanza di almeno un chilometro dall’area naturale protetta, decisione che ai cacciatori non è piaciuta. Da qui il ricorso contro il provvedimento, che è stato respinto.