Là dove c’era l’erba…sorgerà il depuratore consortile dell’alta Vallecamonica.

E proprio là i sindaci dei tre paesi interessati più da vicino dall’attesa opera – Edolo, Sonico e Malonno – hanno dato appuntamento alla stampa nella mattinata di giovedì. Un’inconsueta conferenza stampa all’aria aperta nella grande area verde in località Tabù di Malonno.

Giovanni Ghirardi, Giambattista Pasquini e Luca Masneri hanno voluto così ufficializzare la notizia che, lo scorso 15 ottobre, la Siv (Società idrica di Vallecamonica), capofila del progetto, ha reso pubblico il bando per la costruzione del primo lotto funzionale dell’impianto, bando pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.

A fine novembre, hanno spiegato i tre primi cittadini, scadrà il termine ultimo per la consegna delle offerte e, una volta appaltati i lavori, all’inizio del 2019 si inizierà a costruire. Il collettore andrà dalle porte di Edolo fino a Malonno, sulla sponda orografica destra del fiume, a fianco della ss42, fino al ponte di Lorengo. Da quel punto una stazione di sollevamento convoglierà i reflui all’impianto.

L’impresa che si aggiudica l’appalto avrà 630 giorni per realizzare l’intervento con i lavori per la costruzione del depuratore consortile Edolo, Sonico e Malonno, di una stazione di sollevamento dei reflui, della strada d’accesso al depuratore stesso, di un tratto di collettore nel territorio comunale di Malonno e di un impianto di trattamento biologico a Sonico. Il cantiere – se tutto procederà nei tempi previsti e senza intoppi – dovrebbe chiudersi tra la fine del 2020 e inizio 2021. Per arrivare al completamento della conduttura bisognerà attendere però ancora qualche anno.

Il primo stralcio funzionale dell’opera ha un valore di circa 4,7 milioni di euro. I fondi arrivano per 600 mila euro da un contributo regionale, per 1,1 milioni dai tre Comuni e per altri 3 da un mutuo acceso dalla Siv.

Nel frattempo, a Edolo, il Comune in collaborazione con Acque Bresciane provvederà a chiudere diversi scarichi fognari che si gettano nel fiume nel centro abitato e a riversarli insieme a tutti gli altri nell’Oglio un paio di chilometri più a Sud, al confine con Sonico.