Condannati per aver rapinato in Austria due imprenditori camuni.

Due fratelli palermitani, trapiantati nel Bresciano da tempo, dovranno rimanere in carcere per cinque anni e due mesi il primo, e cinque anni e tre mesi il secondo.

 Sono ritenuti responsabili di una rapina ai danni di due imprenditori camuni di Esine e Rogno avvenuta il 3 novembre 2017 in un’area di servizio lungo l’autostrada A2.

Grazie ad un basista di Mazzano, residente da tempo in Slovacchia e che ha già patteggiato una pena di tre anni, i due fratelli sapevano degli spostamenti delle vittime. E soprattutto sapevano che avrebbero prelevato molto denaro in una banca vicina a Bratislava.

Sono stati proprio gli imprenditori derubati a sporgere denuncia, prima in Austria e poi in Italia, facendo scattare l’inchiesta e successivamente gli arresti eseguiti nei mesi scorsi da parte della Squadra mobile della Questura.

I due malviventi erano entrati in azione armati e, dopo aver aggredito le vittime, erano scappati portando via dall’auto un trolley e un borsone contenenti il milione di euro che i due camuni avevano prelevato, e che non è mai più stato ritrovato.