Il sistema dei presunti appalti truccati che ha coinvolto amminsitratori e funzionari di Malonno sarà a dibattimento il 20 settembre.

 

Su richiesta del pm Ambrogio Cassiani, il gip Cesare Bonamartini ha disposto infatti che si vada a giudizio immediato.

Salvo che alcuni degli indagati non chiedano riti alternativi.

In tutto sono 16, funzionari pubblici e imprenditori accusati a vario titolo di turbativa d’asta e corruzione perché si sarebbero accordati per aggiudicarsi tre opere pubbliche messe e bando, costate circa un milione di euro.

Unico ai domiciliari il sindaco di Malonno, Stefano Gelmi, mentre in nove hanno l’obbligo di firma.