Emergenza cinghiali: qualcosa va fatto, e al più presto.
Lo sostiene il consigliere regionale bresciano Gian Antonio Girelli, firmatario di un’interrogazione insieme ai colleghi Patrizia Baffi, Fabio Pizzul, Giuseppe Villani, Matteo Piloni, Antonella Forattini, Jacopo Scandella, Raffaele Straniero e Angelo Clemente Orsenigo.
“Sono sempre più numerose – si legge nel testo – le segnalazioni dei danni compiuti dai cinghiali nel territorio della regione Lombardia. Solo negli ultimi giorni si segnalano incidenti stradali e danni a colture e prati causati dall’aumento incontrollato della popolazione di questo animale selvatico”.
L’interrogazione è rivolta alla Giunta del Pirellone e, nel testo, si chiede quali siano i motivi “che non hanno permesso a Regione Lombardia di rispettare i termini previsti dalla legge regionale n. 19 relativamente alla zonizzazione del territorio lombardo e ai successivi adempimenti previsti – le modalità di gestione del cinghiale all’interno del territorio lombardo – causando così ulteriori difficoltà a chi è chiamato a gestire questa emergenza sul territorio”.
Nell’interrogazione emerge la necessità di provvedere al più presto alla suddivisione del territorio agro-silvo-pastorale in aree idonee alla presenza del cinghiale ed in aree in cui la presenza della specie non può essere ammessa.