Pare che tutto sia partito dall’esposto di un allevatore, escluso dall’assegnazione di un fondo rustico di Cimbergo.
La Procura di Brescia ha inviato nei municipi di Cimbergo e Paspardo, giovedì mattina, quattro carabinieri forestali, per acquisire documentazione e informazioni sulla gestione di tre alpeggi, due di Cimbergo e uno di Paspardo.
Si tratta del materiale relativo alle gare per l’assegnazione delle malghe Frisozzo al lago d’Arno, di proprietà del Comune di Cimbergo, e Marmor e Zumella, che appartengono a Paspardo.
La vicenda riguarda le gare per gli affitti degli alpeggi. Per anni sono stati assegnati a malgari della zona, a prezzi piuttosto bassi, perché a partecipare erano pochissimi interessati.
Proposte più alte arrivano però negli ultimi tempi da grossi allevatori della bassa bresciana o della bergamasca. Per la malga di Cimbergo l’affitto è passato dai trecento euro all’anno, offerti da un allevatore camuno, agli ottomila euro, garantiti invece da un bergamasco. La stessa cosa a Paspardo, dove nella malga Zumella da un anno c’è un nuovo affittuario (lo stesso allevatore bergamasco di Cimbergo), che invece di 6mila euro ne ha offerti 20mila.
Le gare sono state indette in maniera pubblica per l’offerente più alto e, ovviamente, non ci sono stati dubbi sul vincitore.
Il malcontento da parte di qualche allevatore c’è stato, da qui la segnalazione alla Procura, che ha aperto un’indagine.