Dopo il fine settimana caratterizzato da un incessante via vai di amici, parenti e conoscenti, dipendenti delle forge e persone legate all’imprenditoria camuna, nella camera ardente allestita nella chiesetta dei Beati a Cividate, si svolgeranno lunedì alle 17 i funerali di Andrea Morandini.
Il 35enne, di Bienno, è morto venerdì sera dopo essere stato travolto da una valanga tra i passi Crocedomini e Maniva mentre era in sella alla motoslitta.
Recuperato a fatica, è rimasto per troppo tempo sotti a un cumulo di neve alto almeno due metri. Quando è stato caricato sull’elicottero e trasportato al Civile di Brescia era già in arresto cardiocircolatorio.
Nel dolore i genitori – il papà Vanni, noto imprenditore di Bienno, e la mamma Renata, che vive a Piamborno – e i fratelli Maurizio e Letizia. Nel giorno dei funerali la Forgiatura Morandini, dove Andrea lavorava come responsabile di produzione con il papà, rimarrà chiusa per lutto.
Devono ancora riprendersi dallo shock i tre camuni che erano con lui nel momento della disgrazia, tutti illesi: i fratelli di Borno Luca e Paolo Oliva e il biennese Andrea Panteghini.
Il pm di Brescia Claudia Moregola ha aperto un’inchiesta per omicidio e disastro colposi e nelle prossime ore i tre saranno iscritti nel registro degli indagati: un atto dovuto per consentire alla Procura di eseguire gli accertamenti necessari.
Nell’area di Crocedomini-Maniva i mezzi a motore non possono circolare. Almeno 4 provvedimenti che lo sanciscono: l’ordinanza di chiusura della 345 della Provincia, la legge regionale 31/2008, il regolamento del Parco Adamello e un’apposita ordinanza del Comune di Bienno, che da dieci anni vieta il transito delle motoslitte sul suo territorio.